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ATP Miami, Lorenzo Sonego brilla per un set ma si spegne alla distanza: Daniel Evans passa al terzo

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Lorenzo Sonego
Sonego / LaPresse

Si spegne alla distanza Lorenzo Sonego. Il tennista piemontese si arrende al primo turno del Masters1000 di Miami al cospetto di Daniel Evans, giocatore sempre ostico da affrontare: il punteggio finale è di 1-6 6-3 6-3, con l’azzurro che non ha saputo sfruttare una prima mezz’ora in cui gli riusciva praticamente tutto. Per il britannico c’è la testa di serie numero 31 Christopher Eubanks al secondo turno.

I primi giochi sembrano lasciar presagire una partita equilibrata, con Lorenzo che deve subito annullare una palla break trovando l’aiuto di san servizio. E invece, senza quasi colpo ferire, Sonego inizia a dominare il campo: strappa il servizio ad Evans una prima volta con quattro punti da applausi, poi altre due magie tra passante e recupero permettono al torinese di andare a servire per il set e a chiuderlo in trenta minuti.

Nel secondo set però Evans riesce a scuotersi e non è scontato dopo lo tsunami che lo ha investito nella prima frazione. Il britannico inizia a servire delle palle insidiosissime nel primo turno in risposta, con Sonego che compie a rete i primi veri errori della sua partita: arriva il break subito con l’inglese che vola 3-0. Sonego ha abbassato il livello ed evita un passivo più pesante nell’ottavo gioco grazie al servizio, ma Evans non trema e manda tutti al terzo set.

L’inerzia si è sportata dalla parte dell’inglese, che non perde il filo del discorso dopo il toilet break richiesto da Sonego, giocando in maniera più insistente vicino alla rete. Evans però usufruisce anche di un paio di errori di Lorenzo, che stecca prima un dritto e poi uno schiaffo al volo, con l’inglese che si mette a tirare anche nel terzo set. L’azzurro rischia di capitolare, rimane aggrappato alla partita difendendo il terzo gioco con le unghie e con i denti, ma Evans non offre un minimo spiralio, chiudendo poi con un servizio vincente al corpo.

Non bastano a Sonego i 12 ace messi a segno, 32 vincenti a raffronto di 11 non forzati ed un buon 72% con la prima di servizio, oltre a vincere più punti del suo avversario, 84 a 80; purtroppo dal secondo set in poi paga oltremodo quando si ritrova a servire la seconda, con un 4/12 complessivo che fa davvero male nell’economia della partita.