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ATP Indian Wells, Matteo Arnaldi strappa un set ad Alcaraz, poi l’iberico si arrabbia e lo travolge

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Matteo Arnaldi
Arnaldi / LaPresse

Ha sognato per un set Matteo Arnaldi, poi Carlos Alcaraz ha cambiato marcia e la differenza si è notata. E’ terminata al secondo turno l’avventura del ligure (n.40 del ranking) nel Masters1000 di Indian Wells, opposto al n.2 del mondo e vincitore di questo torneo l’anno passato. Una bella partita di Arnaldi nella prima frazione, in cui Alcaraz ha commesso anche tanti errori non forzati.

Dal secondo parziale, l’ascesa dell’iberico è coincisa con un calo di Matteo, specialmente nella gestione dei turni al servizio. È così che si giustifica lo score di 6-7 (5) 6-0 6-1 in favore del funambolo di Murcia. Carlitos, quindi, approda al terzo round e affronterà il canadese Felix Auger-Aliassime (testa di serie n.32). Si prospetta un incrocio interessante.

Nel primo set è Alcaraz il primo a creare i presupposti del break. Sfruttando delle seconde di servizio non così incisive di Arnaldi, l’iberico non concretizza una chance nel terzo game, ma è pragmatico nel settimo. Tuttavia, gli errori di dritto fioccano per Carlitos e il ligure impatta sul 4-4. Falloso il vincitore di Wimbledon 2023 in questa fase, specialmente dal lato destro, al punto che il tennista nostrano ha un’opportunità per chiudere il parziale nel dodicesimo game. Il servizio toglie le castagne dal fuoco all’allievo di Juan Carlos Ferrero. Si va al tie-break e Alcaraz combina altri disastri con il dritto, andando sotto di due mini-break (2-5). C’è la reazione veemente dello spagnolo che recupera fino al 5-5, ma un altro gratuito costa il parziale al n.2 ATP (7-5).

Nel secondo set si assiste a un chiaro cambio di marcia di Alcaraz. Le percentuale di prime di servizio crescono e diminuiscono gli errori. Nello stesso tempo, Arnaldi non trova dalla battuta quel contributo necessario per fare partita contro un giocatore più forte. In altre parole, c’è un dominio del campione spagnolo che concede solo un punto in risposta all’italiano e si aggiudica la frazione 6-0.

Nel terzo set la musica non cambia, nella misura in cui il secondo game è ancora quello del break per Carlitos. Arnaldi, quantomeno, trova il modo per far suo un gioco (quarto) e si crea anche due opportunità per rientrare in partita (due palle del contro-break) nel quinto game. L’iberico però sa interpretare bene i punti importanti e mette sempre la prima di servizio in maniera molto efficace. La partita nei fatti finisce qui, perché nuovamente il ligure si smarrisce nel turno al servizio del sesto gioco e il n.2 del mondo archivia la pratica sul 6-1.

Leggendo le statistiche si nota come il fondamentale della battuta sia stato assai deficitario per il tennista italiano: 60% dei punti vinti con la prima e il 43% con la seconda, rispetto all’86% dei quindici incamerati dall’avversario con la prima in campo e il 55% con la seconda. Nel rapporto winners/gratuiti, Alcaraz ha concluso con 16/14, rispetto all’11/16 dell’azzurro. Alla fine della fiera, 98-69 il totale dei punti in favore dello spagnolo, con ben 55 punti conquistati, rispetto ai 35 di Arnaldi, negli scambi entro i 4 colpi.