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Nuoto, Martinenghi e Razzetti fanno sul serio: i principali rivali nella caccia all’oro

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Alberto Razzetti
Razzetti/Lapresse

La bella giornata del nuoto italiano a Doha non porta solo la firma di Simona Quadarella. Nei primi turni dei 50 rana Nicolò Martinenghi ha confermato quanto di buono aveva mostrato sui 100 e domani proverà a giocarsi il primo posto nella gara che lo ha visto trionfare anche agli Europei in vasca corta, mentre nelle batterie e soprattutto nelle semifinali dei 200 farfalla ha brillato un Alberto Razzetti che sembra entrato in una nuova dimensione, avendo preso consapevolezza delle sue potenzialità, sulla carta molto alte.

I 50 rana sono sempre una gara strana, forse quella dove i piccoli particolari hanno maggiore peso nell’esito finale. Chi riesce a trovare una buona partenza e una buona subacquea già ha un vantaggio enorme, poi c’è la fase finale dove non si può sbagliare niente perchè si possono lasciare per strada centesimi preziosi. Nicolò Martinenghi questo lo sa bene ed ha dichiarato senza mezzi termini di aver commesso più di un errore oggi. Dovesse trovare la gara perfetta, dunque, potrebbe dare l’assalto anche al suo record italiano, non lontano dal crono fatto segnare dal varesino in semifinale.

Martinenghi dovrà fare attenzione in particolare all’australiano Sam Williamson, uno specialista della gara breve che oggi ha fatto segnare il miglior tempo in semifinale con una nuotata che gli permette di sviluppare un’ottima velocità. A dare fastidio al varesino, però, è soprattutto Nic Fink che Martinenghi non riesce a battere da Budapest 2022 ma nei 100, perchè nei 50 Fink è stato primo a Budapest e secondo a Fukuoka con Martinenghi giù dal podio e lo statunitense ha vinto anche i due scontri diretti in vasca corta nel dicembre 2022. Non si può certo sottovalutare un campione come Adam Peaty, già bronzo sui 100 e discreto ieri in semifinale, seppure chiusa alle spalle di Martinenghi e attenzione anche a Simone Ceraruolo che, se riuscirà a fare tutto bene, potrà dire la sua in chiave podio.

Compito tutt’altro che semplice anche per Alberto Razzetti che affronta la finale dei 200 farfalla in mezzo a due turni dei 200 misti. Razzetti ha fatto segnare il miglior tempo in semifinale dando l’impressione di avere ancora tanta benzina in corpo. Uscito di scena per squalifica il polacco Krszysztof Chmielewski, il ligure se la dovrà vedere con il leader mondiale stagionale, il giapponese Tomoru Honda che però come gli altri nipponici ha finalizzato la preparazione sui trials olimpici e dunque qualcosa potrebbe pagare all’azzurro, che il pass olimpico ce l’ha già in tasca.

Qualche insidia potrebbe arrivare dai due atleti che occupano le corsie esterne, che sono abituati a finali di questo livello, l’ungherese Marton e il sudafricano Sates ma entrambi non hanno rubato l’occhio oggi sia in batteria che in semifinale. Da tenere sotto controllo invece il polacco Micha Chmielewski, al momento meno forte del fratello, ma capace ieri, con una sparata a metà gara di prendere un buon vantaggio da gestire nel finale. Lasciargli troppo spazio potrebbe essere pericoloso.