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Nuoto di fondo, l’Italia non conferma il titolo ai Mondiali: argento in staffetta, beffa australiana allo sprint

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Gregorio Paltrinieri
Paltrinieri / IPA Sport

Una beffa al fotofinish. Non arriva l’oro sperato nella staffetta mista dei Mondiali di nuoto di fondo a Doha (Qatar), ultima gara del programma della rassegna iridata delle acque libere. Gli azzurri, oro mondiale a Fukuoka (Giappone) circa sei mesi fa, non sono riusciti a confermare il loro titolo.

È stata l’Australia a imporsi, grazie a uno straordinario sprint di Kyle Lee a piegare di 0.2 Domenico Acerenza, che quindi ha regalato al Bel Paese un argento un po’ amaro. Sì, perché gli azzurri sembravano avere in pugno la situazione. Dopo che Moesha Johnson e Chelsea Gubecka avevano messo in una condizione di vantaggio gli aussie, Gregorio Paltrinieri in terza frazione si era prodotto in una grande rimonta.

Grande azione di Greg, capace di recuperare lo svantaggio al cambio e di prendere la testa nei confronti di Nicholas Sloman e dando a Mimmo la possibilità di chiudere con 2″ circa di margine su Lee. Il lucano, purtroppo, non è riuscito a mantenere e ad ampliare il vantaggio nei confronti dell’australiano che ha agito con grande astuzia: sfruttare la scia e poi inserire una gambata furiosa a cui Acerenza non ha saputo porre rimedio.

A completare il podio è stata l’Ungheria, con un grande Kristof Rasovszky che ha saputo riportare su i magiari dopo i problemi delle frazioni femminili con Bettina Fabian e Mira Szimcsak. Formazione ungherese giunta con 38.80 dalla vetta. Niente da fare per la Germania, priva di Florian Wellbrock, che ha terminato in quarta posizione a 43.60 dai vincitori. Si chiude quindi con un argento e un bronzo questa competizione mondiale del fondo dell’Italia a Doha, con tre carte olimpiche.