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Formula 1

F1, Max Verstappen felice come una Pasqua dopo i test a Sakhir. Ferrari, unica guastafeste

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Charles Leclerc
Leclerc / LaPresse

L’antipasto di Sakhir è stato gustato e quanto si pensava confermato: Max Verstappen e Red Bull, accoppiata vincente in F1. L’olandese alla guida della RB20 ha fatto un po’ quello che ha voluto nei test pre-season e, al di là del quarto tempo con cui ha concluso l’ultima sessione, a impressionare è stata la facilità disarmante nel gestire il passo gara, ottenendo crono notevolissimi e non risentendo praticamente mai del degrado delle gomme.

Non ha effettuato una simulazione di GP Verstappen, ma una prova a medio carico con grande costanza, specialmente i primi due run, con un inesorabile (per gli avversari) miglioramento dei tempi fino ad attestarsi sul target-time, sfruttando le mescole C3 (medie), C1 (dure) e C2 (dure). Vi proponiamo i cronologici dei primi due stint, maggiormente significativi:

PRIMO RUN VERSTAPPEN (C3)

1:37.752
1:37.575
1:37.422
1:37.285
1:37.172
1:37.177
1:37.221
1:37.160
1:37.130
1:37.058
1:37.124
1:37.208
1:37.205
1:37.233
1:37.116

SECONDO RUN VERSTAPPEN (C1)

1:37.559
1:37.446
1:37.430
1:37.207
1:37.284
1:37.176
1:37.178
1:37.049
1:36.934
1:36.822
1:37.001
1:36.805
1:36.901
1:37.013
1:47.668

Tempi che la dicono lunga e fanno dell’alfiere di Milton Keynes il favorito numero uno per il successo nella prima tappa del Mondiale 2024, proprio in Bahrain, e la riconferma del suo titolo. Alle sue spalle, solo la Ferrari ha mostrato un potenziale per provare a guastare la festa. Lo spagnolo Carlos Sainz e il monegasco Charles Leclerc hanno terminato nel day-2 e nel day-3 in vetta all’ordine dei tempi, ma a colpire è stata la grande consistenza nei long run.

Uno dei grandi problemi dell’anno scorso era nell’aggressività sulle gomme, legato all’imprevedibilità della monoposto. La SF-24, da questo punto di vista, ha rappresentato uno step in avanti importante rispetto al modello precedente, offrendo ai piloti e ai tecnici una base solida su cui poter impostare lo sviluppo. In particolare, Leclerc nella simulazione del GP ha fatto vedere tempi molto interessanti con le mescole più dure, e una velocità simile a Verstappen con la C3, ma un decadimento della prestazione sensibile dopo 11 giri.

La macchina di Maranello ha dato prova di essere efficace sull’avantreno, palesando però qualche problema sul posteriore con gli pneumatici più usurati. Un aspetto su cui si potrà intervenire in termini di assetto, cosa diversa se le criticità fossero stare sul davanti. Tuttavia, la simulazione gara di Charles di ieri e quella di Sainz del secondo giorno fanno ritenere che la Ferrari abbia un vantaggio nei confronti di Mercedes, McLaren e Aston Martin, scuderie che potrebbero contendere al Cavallino Rampante il ruolo di seconda forza.

A questo proposito, una precisazione. Parlando di Red Bull, è bene considerare solo Verstappen perchè il messicano Sergio Perez non ha convinto affatto come riscontri, a testimonianza che la rivoluzionaria monoposto progettata da Adrian Newey non sia così semplice da interpretare, ma venga valorizzata solo da un asso della guida come Max. Nel prossimo week end (29 febbraio-2 marzo) a Sakhir, le due Rosse potrebbero andare all’attacco dell’olandese, puntando a mettersi dietro l’altra RB20.

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