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Biathlon, la Coppa del Mondo maschile a un trentenne per la prima volta dopo 15 anni? La favola sarebbe Tarjei Bø…

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Johannes Thingnes Boe
Johannes Thingnes Boe / LaPresse

Come esposto nell’articolo dedicato ai 2000, siamo reduci da un Mondiale dominato in lungo e in largo dai veterani. Di 12 medaglie individuali messe in palio, ben 10 sono state conquistate da chi ha già superato i 30 anni. Addirittura, abbiamo visto salire sul podio due nati nel 1988. Insomma, è evidente come il biathlon stia attraversando una fase in cui sono gli uomini più navigati a fare la differenza.

Al riguardo, quanti si sono accorti che Johannes Bø potrebbe portare a compimento un’impresa (se così la vogliamo definire) alla quale non assistiamo da tre lustri? Il norvegese potrebbe diventare il primo uomo dai tempi di Ole Einar Bjørndalen a conquistare la Sfera di cristallo dopo aver compiuto 30 anni.

Sarà difficile a credersi, ma questa è la realtà dei fatti. OEB si fregiò della sua sesta e ultima Coppa del Mondo nell’inverno 2008-09, quando aveva appena superato i 35 anni. Da quel momento in poi, la graduatoria assoluta è stata appannaggio di chi si trovava anagraficamente ancora nel decennio dei vent’anni.

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Emil Hegle Svendsen, Tarjei Bø e Martin Fourcade hanno tutti abbattuto l’età media dei trionfatori nella classifica generale. Quando il francese ha scavalcato i 30, è cominciata l’era di Johannes Bø, il cui dominio è stato intercalato da una fiammata dell’allora ventinovenne Quentin Fillon Maillet. Di riffa o di raffa il “trenta” è (era?) diventato una barriera insormontabile.

Se Johannes Dale-Skjevdal dovesse rimontare con successo i 92 punti che attualmente lo separano dal ben più blasonato connazionale, allora bisognerebbe prendere atto di una dinamica che proibisce ai trentenni di fregiarsi alla Coppa del Mondo! Almeno in campo maschile. Viceversa, torneremmo alla consuetudine proposta dai primissimi anni del XXI secolo, quando dominava l’esperienza.

A margine, il Tarjei Bø vincitore della Sfera di cristallo a 22 anni nel 2011 non è un omonimo del Tarjei Bø che se la sta giocando oggi, a 35 primavere. È lo stesso personaggio! Vederlo stringere l’ambito trofeo tra le mani  sarebbe lo scenario più fiabesco possibile. Difficilmente realizzabile, ma senza dubbio affascinante come pochi. Viene quasi da fare il tifo per lui…