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ATP Rotterdam, prosegue il momento nero di Musetti: manca 2 match point e cede 6-7 al terzo con Griekspoor

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Lorenzo Musetti
Musetti / Corinne Dubreuil/ABACAPRESS.COM - IPA Sport

Pur giocando un match di buona qualità, Lorenzo Musetti esce di scena subito all’ATP 500 di Rotterdam. A eliminarlo, con tanto di due match point mancati (senza, per la verità, grandi rimpianti), è l’olandese Tallon Griekspoor, che passa per 3-6 7-6(7) 7-6(2). Continua in questo modo l’annata di alti e bassi per il toscano, che ad oggi non vince due match di fila da Chengdu 2023.

Il primo set inizia con il piede giusto per una versione di Musetti che fa della convinzione la propria arma maggiore. Griekspoor, del resto, non appare allo stesso livello: accade così che tre suoi errori compongano la massima parte del break del toscano, che scappa rapidamente sul 3-1. Funziona bene il dritto, sul 5-2 ci sono tre set point, tutti annullati dall’olandese (in un caso con la complicità dell’italiano). Sul 5-3, però, Musetti non concede sconti, brilla e mette in difficoltà l’avversario chiudendo per 6-3.

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Il secondo parziale si muove su binari un po’ più equilibrati, se non altro per la mancanza quasi assoluta di particolari brividi lungo il suo andamento. L’unica fase un po’ più particolare, almeno all’inizio, vede l’azzurro avere due palle break sul 15-40 a causa di un doppio fallo del padrone di casa, che però si salva per larga misura con il servizio. Dal 4-4 in avanti i giochi iniziano a farsi più lottati, e sul 6-5 Griekspoor ha anche un set point, che però lascia per strada sbagliando un non difficile dritto. Il tie-break che segue vede il classe 2002 partire forte, con il rovescio che lo porta sul 3-0. L’olandese si riprende, ritrova prima e colpi da fondo e, nel contempo, si giova del fatto che Musetti, tra seconde ed errori tattici, spreca il suo vantaggio. L’olandese si fa sostanzialmente mandare sul 6-4, ma prima un servizio e dritto dell’italiano e poi un dritto facile fuori del padrone di casa significano 6-6. C’è una terza chance, sulla quale il toscano s’inventa una palla corta di rovescio da brividi. L’ultimo a ridere, però, è Griekspoor, che trova l’allungamento del match.

La ripresa del confronto, però, è brutta per il nativo di Haarlem, che vede il suo avversario ritrovare sia le qualità di rovescio (gran passante per avere subito due palle break) che di dritto. Perde la battuta e lancia Musetti sul 3-0, con l’azzurro che riesce poi a conservare anche il successivo turno di battuta nonostante una chance (sprecata di dritto) da Griekspoor. L’appuntamento con il riaggancio, però, è soltanto rinviato, anche in virtù di un dritto dell’olandese che torna a funzionare e di una palla corta sbagliata dal toscano. Si arriva così sul 6-5, con Musetti che riesce di gran classe a guadagnarsi due match point; i meriti dell’annullarli sono tutti di Griekspoor, che trova l’ace e poi comanda lo scambio. Nel tie-break l’italiano effettua vari errori banali ed è in generale passivo: un boccone troppo grande per essere ignorato dall’olandese, che chiude 7-3.

Nelle due ore e 53 minuti di match son ben 19 gli ace messi a segno da Griekspoor, soprattutto nei momenti più importanti. Sono 47 i vincenti dell’olandese contro i 31 di Musetti, ma il dato è relativo. Ed è quasi più amaro un altro: 113-112 è il conto dei punti vinti dai due. Uno solo di differenza.