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ATP Rotterdam, il ritorno di Milos Raonic. Sinner all’esame di un ‘big server’

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Milos Raonic
Raonic / Lapresse

Jannik Sinner, dopo aver battuto agli ottavi il 37enne francese Gael Monfils, si appresta ad affrontare domani un altro veterano di lungo corso come Milos Raonic. Nessun precedente a livello ATP tra l’azzurro ed il canadese, che sta provando l’ennesimo “comeback” dopo gli innumerevoli infortuni degli ultimi anni che lo hanno fatto sprofondare dalla terza posizione ai bassifondi del ranking mondiale.

Il 33enne nativo di Podgorica aveva raggiunto l’apice della carriera nell’anno solare 2016, in cui ha giocato la finale di Wimbledon (battendo in rimonta Roger Federer in semifinale e perdendo abbastanza nettamente l’atto conclusivo contro Andy Murray) conquistando inoltre la semifinale delle ATP Finals e chiudendo la stagione al terzo posto della classifica.

Dall’estate 2017 si è poi innescata una lunga serie di infortuni, tra cui un problema al polpaccio e la frattura di un alluce che lo hanno tenuto lontano dal circuito per circa due anni tra il 2021 ed il 2023. L’anno scorso Raonic ha provato a rientrare nel Tour, evidenziando però una forma fisica non ottimale e raccogliendo poche vittorie nei tornei disputati.

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In questa stagione il big server canadese ha debuttato con una sconfitta per ritiro al primo turno degli Australian Open contro il beniamino locale Alex De Minaur, dopo aver vinto il set inaugurale al tie-break. Un mese dopo quell’infortunio, Milos si è iscritto all’ATP 500 di Rotterdam tramite ranking protetto battendo nell’ordine De Jong e Bublik per due set a zero.