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Ranking ATP, perché Carlos Alcaraz ha guadagnato 190 punti a Djokovic senza giocare. E agli Australian Open può superarlo

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Carlos Alcaraz

Carlos Alcaraz non ha ancora disputato un incontro nel 2024 e tornerà in campo direttamente agli Australian Open, primo Slam della stagione che scatterà il prossimo 14 gennaio. Il fuoriclasse spagnolo, che nel 2023 è riuscito a imporsi a Wimbledon, aveva concluso la passata stagione con la semifinale alle ATP Finals e il 27 dicembre aveva sconfitto il serbo Novak Djokovic in una partita di esibizione andata in scena a Riyadh (Arabia Saudita). Il 20enne sarà impegnato sul cemento di Melbourne dopo la rinuncia dello scorso anno per un problema fisico.

Carlos Alcaraz occupa attualmente il secondo posto nel ranking ATP con 8.855 punti all’attivo e con questo bottino si presenterà agli Australian Open, visto che non avrà punti da difendere nei prossimi dieci giorni. L’iberico è riuscito ad avvicinarsi alla vetta della graduatoria, anche se non ha giocato negli ultimi giorni. Il motivo è presto detto: Novak Djokovic ha raccolto soltanto 60 punti alla United Cup (quelli per il successo sul ceco Lehecka, poi ha perso contro l’australiano de Minaur) e non è così riuscito a difendere i 250 punti conquistati dodici mesi fa con il sigillo ad Adelaide.

Carlos Alcaraz è dunque riuscito a recuperare 190 punti nei confronti di Novak Djokovic, pur non scendendo in campo dopo Capodanno. Il fenomeno serbo è l’attuale numero 1 al mondo con 11.055 punti e vanta dunque 2.200 lunghezze di vantaggio sullo spagnolo, ma la sua leadership sarà messa in discussione proprio agli Australian Open. Il ribattezzato Nole dovrà infatti difendere 2.000 punti a Melbourne, mentre Alcaraz potrà soltanto guadagnarne visto che l’anno scorso non fu della partita.

Lo spagnolo potrà soffiare il numero 1 al serbo se dovesse fare meglio di lui nello Slam: ad esempio se va ai quarti e l’avversario si ferma al terzo turno o prima, se va in semifinale e il balcanico si ferma ai quarti o prima, se va in finale e il rivale si ferma in semifinale o prima, se vince il torneo.

Foto: Lapresse