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Australian Open, Novak Djokovic: “Non mi sento al meglio, spero di migliorare durante il torneo”

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Novak Djokovic

Ancora lontano dal suo miglior tennis, Novak Djokovic fa comunque valere la sua grande esperienza ed una solidità mentale impressionante per sconfiggere Alexei Popyrin al secondo turno degli Australian Open 2024. Il serbo si è imposto per 6-3 4-6 7-6 6-3 in quasi tre ore e un quarto di gioco, annullando ben quattro set point al servizio sotto 4-5 nel terzo set e raggiungendo ai sedicesimi di finale l’argentino Etcheverry.

È stato un altro match molto combattuto deciso nel terzo set, proprio come il precedente. Popyrin ha avuto tre set point, mi sono salvato, ho giocato un buon tie-break e poi il suo livello è un po’ sceso e l’equilibrio si è spostato dalla mia parte. Sono soddisfatto per la vittoria, meno per il tennis espresso. Ma, come ho già detto, da circa una settimana non mi sento al meglio e quindi può capitare“, dichiara Nole in conferenza stampa.

Lo sport è così: non puoi sempre stare bene e giocare al massimo delle tue potenzialità. Ma devi trovare comunque un modo per vincere. Bisogna saperlo accettare. Ho affrontato due giocatori giovani, di grandi qualità, molto fiduciosi e scesi in campo per vincere. Mi auguro che col passare del torneo, per me le cose possano migliorare. Sia per come mi sento sia per il mio gioco“, prosegue il numero 1 al mondo.

Australian Open: Novak Djokovic cede un altro set, ma batte Alexei Popyrin con qualche brivido

Sulla lite con uno spettatore: “Nel corso del match mi sono state dette tante cose, in particolare provenienti da quell’angolo. Ho tollerato il tutto per buona parte della partita ma a un certo punto ne avevo abbastanza, così ho invitato quello spettatore a scendere e dirmi in faccia certe cose. Non ha avuto il coraggio di farlo, e si è scusato da lontano. Se sei così un uomo forte, certe cose dovresti venire a dirmele in faccia. Certe cose non le accetto, mi danno fastidio, specialmente quando qualcuno supera una determinata linea, come stasera“.

“I tifosi pagano un biglietto, vogliono vedere uno show e divertirsi. Possono dire ciò che vogliono, hanno il diritto di farlo, ma entro certi limiti. Quando il limite viene superato e si passa alle offese personali, io non riesco a fare finta che vada tutto bene. Non mi piace trovarmi in questo tipo di situazioni, ma magari quell’episodio mi è servito, era ciò di cui avevo bisogno per scuotermi, visto che il mio atteggiamento è stato piuttosto piatto lungo tutto l’incontro“, conclude Djokovic.

Foto: Lapresse

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