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Australian Open, Italia J&J agli ottavi di finale. Arthur non gioca a Cazaux…

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Paolini-Sinner

È un’Italia J&J a Melbourne (Australia). No, non stiamo parlando di una nota società farmaceutica, bensì di chi con la “J” sta regalando soddisfazioni negli Australian Open. È il caso di Jannik Sinner e di Jasmine Paolini, qualificati agli ottavi di finale dello Slam australiano. Si tratta della seconda volta nella storia del Bel Paese in questo Major.

La prima era stata 10 anni fa, cioè quando Fabio Fognini e Flavia Pennetta, ora compagni nella vita, raggiunsero questo turno nella terra dei canguri. Il ligure fu sconfitto da Novak Djokovic, mentre la tennista pugliese batté la tedesca Angelique Kerber e si arrese alla cinese Li Na nei quarti di finale. La giocatrice asiatica conquistò il titolo.

Per Sinner si tratta dell’undicesima volta in carriera negli ottavi in uno Slam, secondo nella graduatoria alltime italiana solo a Nicola Pietrangeli (16). Fino a questo momento il percorso dell’altoatesino è stato senza intoppi, vincendo tre set a zero e dando la sensazione di crescere di livello di partita in partita. Certo, gli avversari erano alla portata del n.4 del mondo. Tuttavia, è anche vero che il 6-0 6-1 6-3 rifilato al n.29 ATP, Sebastian Baez, è stato qualcosa di più di un semplice cartellino timbrato.

Domani ci sarà il primo vero test probante per lo status di top-player. La sfida contro il russo Karen Khachanov (n.15 del ranking) si presenta dura. Il rivale è ben dotato dal punto di vista tecnico e fisico e in passato si è confrontato con l’italiano, dando vita a degli incontri particolarmente tirati. E’ anche vero, però, che l’ultimo risale a poco meno di tre anni fa nel Masters1000 di Miami e tante cose sono cambiate. L’obiettivo del 22enne nostrano, chiaramente, è quello di proseguire nella corsa e di farlo con autorevolezza.

Discorso un po’ diverso per Paolini, che sta vivendo un sogno in Australia. Di sicuro, un pizzico di fortuna c’è stata nell’incrociare nel terzo turno la russa Anna Blinkova, piuttosto che la kazaka Elena Rybakina (n.3 del mondo), finalista l’anno scorso in questo torneo. La rocambolesca vittoria nel super tie-break di Blinkova ha permesso alla toscana di incrociare una tennista del suo livello e l’affermazione odierna ha posto l’accento sulla crescita della 28enne nativa di Bagni di Lucca. In questo modo, è arrivato il primo ottavo Slam in carriera e ci sarà un altra russa, Anna Kalinskaya, che ha sconfitto in tre set Sloane Stephens dopo quasi 3 ore (6-7 6-1 6-4.

Una giocatrice che Jas conosce, avendola sconfitta tre anni fa a Portorose (Slovenia). Anche in questo caso, parliamo di un precedente datato e da prendere con le molle. Comunque, l’allieva di Renzo Furlan sa cosa aspettarsi e potrà attuare una strategia per puntare a eguagliare quanto fatto dieci anni fa da Pennetta e migliorare quanto lo stesso Furlan fece nel 1996, quando nasceva Paolini, a Melbourne (sconfitta contro Thomas Enqvist).

Una giornata in cui si deve anche sottolineare quanto fatto dal classe 2002 francese Arthur Cazaux. Il transalpino, in tabellone grazie a una wild card, sta continuando a stupire con il suo tennis e dopo aver sconfitto il n.8 Holger Rune, ha nettamente sconfitto Tallon Griekspoor con il punteggio di 6-3 6-3 6-1. Cazaux è il primo a centrare l’accesso agli ottavi dal 2012, quando fu Lleyton Hewitt a spingersi a tanto.

Sul suo cammino ci sarà il polacco Hubert Hurkacz, vittorioso contro l’altro transalpino Ugo Humbert. Una sfida interessante, con il francesino che sulle ali dell’entusiasmo potrebbe giocare un altro brutto scherzo a un top-10. Il suo tennis di grande efficacia da fondo e anche abbastanza vario potrebbe porre l’accento sulle lacune tecniche dal lato del dritto del polacco. Da capire quanta benzina sia rimasta nel serbatoio del 21enne nativo di Montpellier.

Foto: LaPresse

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