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Sci Alpino

Sci alpino: Brignone lancia la sfida a Shiffrin, Goggia c’è anche senza vittoria in discesa. Il ricambio però dov’è?

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Federica Brignone

Ci si sta avvicinando alla fine dell’anno ed è tempo di bilanci per lo sci azzurro. Una prima parte di stagione che ha sicuramente avuto in Federica Brignone la grande protagonista. Due mesi eccezionali per la valdostana, che addirittura sta cercando di mettersi in competizione con Mikaela Shiffrin per il trono della classifica generale di Coppa del Mondo. Un’impresa che sembra essere titanica, visto che la statunitense può ottenere punti in quattro specialità (a Federica manca lo slalom), ma Brignone ci vuole provare e sicuramente sta vivendo uno dei suoi migliori momenti della carriera.

Sono già tre le vittorie all’attivo per Brignone ed i podi sono cinque. Il punto più alto è sicuramente la doppietta a Tremblant in gigante, con due vittorie una diversa dall’altra. La prima con grande autorità, confermando la leadership dopo la prima manche; mentre la seconda arrivata con una rimonta clamorosa e con il coraggio di chi ha saputo gestire anche delle condizioni del meteo particolarmente avverse.

Il sogno è ovviamente provare a contendere a Shiffrin la coppa fino alla fine, ma realisticamente i grandi obiettivi di Federica possono essere la coppa di gigante e quella di superG, dove è arrivata la terza vittoria stagionale, con una prestazione veramente perfetta in Val d’Isere. Probabilmente uno dei migliori supergiganti della carriera da parte dell’azzurra, che ha saputo raccogliere anche un meraviglioso terzo posto in discesa a St. Moritz, dimostrazione di uno stato di forma celestiale.

Una discesa libera che ancora non ha visto il timbro della sua regina. Nelle due gare finora disputate Sofia Goggia non è mai salita sul gradino più alto del podio, chiudendo seconda a St. Moritz e poi quarta in Val d’Isere, complice anche uno stato febbrile in corso. La bergamasca ha detto di aver lavorato poco durante la preparazione sulla velocità e che le mancano un po’ di chilometri in discesa, ma in ogni caso ha indosso il pettorale rosso e resta la super favorita per la conquista della coppa di discesa.

All’attivo comunque c’è una vittoria e anche dei piazzamenti sul podio in superG, ma è forse dal gigante che sono arrivate le migliori notizie per la bergamasca. Dopo un buon avvio a Soelden, sono arrivate anche tre Top-10 consecutive tra Killington e Tremblant, segnale di come il lavoro di questa estate sta veramente pagando e che può anche poi essere utilissimo per le discipline veloci.

Un inizio di stagione, invece, un po’ opaco per la terza punta di diamante della squadra azzurra. Marta Bassino non è riuscita ad ottenere quello che sperava in questa prima parte, complice anche qualche uscita di pista di troppo e qualche errore nei momenti chiavi. C’è sicuramente il tempo per resettare e ricominciare ancora prima del 2024, visto che tra qualche giorno c’è un gigante di Lienz che può segnare una svolta per la piemontese in vista del prossimo anno.

Brignone, Goggia, Bassino e poi? Le strepitose prestazioni delle campionesse azzurre, però, non devono nascondere un problema abbastanza chiaro: la mancanza totale di un ricambio generazionale. Sia nella velocità sia in gigante le altre azzurre faticano davvero ad ottenere risultati, con la sola Laura Pirovano che sta cercando di tornare sui livelli pre-infortunio ed il settimo posto in Val d’Isere può darle la spinta giusta. In gigante si fatica tantissimo ed in slalom l’Italia rimane una comparsa, salvo qualche incredibile exploit. C’è tanto da lavorare e si spera che nel 2024 ci possa essere un repentino cambio di marcia.

FOTO: LaPresse