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Sci Alpino

Sci alpino: Paris è tornato a ruggire ed ora vuole la coppa. Gigante e slalom in grande crisi

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Dopo il bilancio sul settore femminile, adesso è arrivato il momento di quello al maschile. Una prima parte di stagione che si può tranquillamente dividere in due parte nei giudizi: positivo quello dedicato alla velocità, assolutamente negativo quello sulle prove tecniche.

In copertina ci finisce ovviamente Dominik Paris e la sua strepitosa vittoria in Val Gardena. La Saslong sembrava proprio non essere una pista adatta all’altoatesino, che non ha mai digerito il tracciato ed invece il campione altoatesino ha tirato fuori un capolavoro, che lo può davvero lanciare verso quella coppa di discesa che gli è sempre mancata in carriera. Le tante cancellazioni di questi mesi portano a dei recuperi nella seconda parte della stagione, da sempre la preferita di Paris e poi adesso arriva anche la sua Bormio.

La sensazione è quella che il settore della velocità stia attraversando un buon momento. Mattia Casse ha offerto delle ottime prestazioni nel trittico della Val Gardena ed anche Florian Schieder è una carta che l’Italia può giocarsi da qui in avanti per provare a strappare qualcosa di importante. Se si vuole guardare più avanti chiaramente c’è un problema con la mancanza di giovani all’orizzonte. Un settore quella della velocità che fatica a trovare nuovi protagonisti, con gli altri azzurri che davvero non riescono ad emergere.

Le note dolenti arrivano dalle discipline tecniche. I numeri del tracollo azzurro in gigante e slalom sono impietosi, visto che addirittura da 123 gare l’Italia non riesce a conquistare la vittoria. Tra le porte larghe si fatica anche solo a pensare al podio, con una squadra che sembra anche un po’ spaccata al suo interno dopo le dichiarazioni di Luca de Aliprandini in Alta Badia. Purtroppo Filippo Della Vite non è riuscito a confermare l’ottimo finale della scorsa stagione e ha steccato i primi appuntamenti, ma è certamente il talento su cui provare a ricostruire.

L’imprevedibilità dello slalom può sicuramente far sperare in qualche possibile exploit da parte degli azzurri, ma certamente questo non era l’inizio di stagione che si sperava da Alex Vinatzer, che ha fatto addirittura meglio in gigante che tra i rapid gates, dove purtroppo gli errori sembrano essere gli stessi. Tobias Kastlunger è ancora un po’ troppo incostante, ma ha le qualità per emergere, mentre sicuramente Tommaso Sala è stato sfortunato a farsi male durante la preparazione invernale. Uno stop che ha ulteriormente danneggiato un settore in crisi e che cercherà di risollevarsi nel 2024.

FOTO: LaPresse