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Rugby internazionale, per Australia e Giappone sono pronti Joe Schmidt ed Eddie Jones

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Eddie Jones

La Rugby World Cup 2023 è ormai alle spalle e due delle deluse dal torneo iridato sono ansiose di dimenticare il recente passato per guardare al futuro. Australia e Giappone hanno fallito la qualificazione ai playoff mondiali e in vista del prossimo quadriennio hanno le idee chiare su chi affidare la panchina. Un doppio cambio nel nome di Eddie Jones.

Il tecnico australiano, infatti, ha guidato i Wallabies durante il clamoroso fallimento di Francia 2023, fallendo la qualificazione in favore delle Fiji e mettendo in scena un gioco mediocre e mai convincente. Una situazione che ha portato alle dimissioni del tecnico, ma che ha subito trovato un nuovo lavoro.

Dopo 8 anni, infatti, Jones siederà nuovamente sulla panchina del Giappone, nazionale che portò in paradiso nel 2015, quando batté il Sudafrica e conquistò una clamorosa qualificazione ai playoff alla Rugby World Cup in Inghilterra. Certo, quello che troverà oggi è un Giappone diverso, non più galvanizzato dall’organizzazione dei Mondiali in casa nel 2019 e, infatti, il presidente della federazione nipponica, Kensuke Iwabuchi, ha messo già le mani avanti. “Non sarà un processo facile, per questo, nell’immediato, ci serviva una figura che conoscesse la realtà nipponica” ha detto, facendo capire che con Eddie Jones nessuno si aspetta di rivoluzionare il mondo ovale.

Per un Eddie Jones che viaggia da Sydney a Tokyo, ecco un Joe Schmidt che potrebbe muoversi da Auckland a Sydney. L’ex ct dell’Irlanda, che ultimamente aveva fatto parte dello staff degli All Blacks, sarebbe in pole position per sedere sulla rovente panchina dell’Australia. Anche per Schmidt si tratterà di fare da traghettatore per una nazionale in profonda crisi, ma che vuole crescere in fretta, visto che i Wallabies ospiteranno la prossima Rugby World Cup nel 2027. E bisognerà arrivarci da protagonisti.

Foto: LaPresse