Seguici su

Sci Alpino

Pagelle gigante Val d’Isere: Odermatt ha un rivale; il piano B di Vinatzer; Della Vite deve maturare

I voti del gigante maschile in Val d’Isere. Marco Odermatt due spanne sopra tutti, eppure un rivale per la Coppa del Mondo generale c’è…

Pubblicato

il

Marco Odermatt
Odermatt / Lapresse

PAGELLE GIGANTE MASCHILE VAL D’ISERE

Sabato 9 dicembre

Marco Odermatt, 10: in gigante è semplicemente superiore a tutti, forse con due spanne di vantaggio sulla concorrenza. Oggi ha commesso errori vistosi in entrambe le manche, ciò nonostante ha rifilato 96 centesimi al secondo classificato ed oltre un secondo al terzo. Niente può metterlo in difficoltà, neppure una tracciatura angusta come quella della prima frazione. Se poi gli spazi tra le porte aumentano, allora la differenza diventa ancora più abissale. Siamo di fronte ad uno di quei fuoriclasse che segnano un’era dello sci, come in passato lo erano stati Marcel Hirscher, Hermann Maier e Alberto Tomba. Attenzione però: quest’anno la corsa alla Coppa del Mondo generale potrebbe rivelarsi più complicata del previsto.

Marco Schwarz, 8,5: l’austriaco è da anni che lavora sulla polivalenza. Nato come slalomista, dalla passata stagione ha iniziato ad emergere anche in gigante e, soprattutto, nella velocità. Rispetto ad Odermatt è certamente meno vincente, tuttavia può vantare una gara in più rispetto all’elvetico dove portare a casa punti pesantissimi: lo slalom. L’impresa resta proibitiva, ma l’austriaco è l’unico che può provare ad impensierire lo svizzero. Intanto, grazie al secondo posto odierno, è in testa alla classifica generale…

Joan Verdu, 10: sontuoso, queste sono le storie di sport che amiamo. A 28 anni disputa la gara della vita e regala il primo podio di tutti i tempi ad Andorra. Pochi ricorderanno che già alle Olimpiadi di Pechino 2022 aveva arpionato un insperato nono posto. Oggi si è spinto oltre e non è escluso che possa ripetersi: è vero che il pendio molto ripido lo ha agevolato, ma l’andorrano possiede un’ottima tecnica di base.

Filip Zubcic, 7,5: non sfrutta al meglio la tracciatura del suo allenatore nella prima manche ed alla fine il podio gli sfugge per soli 12 centesimi.

Alexis Pinturault, 6,5: i bei tempi di quando vinceva in gigante sono ormai andati, nel frattempo è arrivato Odermatt…Resta un campione ancora in grado di piazzare la zampata, soprattutto nei grandi eventi. Oggi chiude quinto e non distante dal podio.

Alex Vinatzer, 7: mai così bene in carriera in gigante. Un piano B che ci voleva per l’altoatesino: in questo modo non deve dipendere esclusivamente dallo slalom, specialità dove purtroppo è da sempre incline all’errore. Le qualità per diventare un buon gigantista ci sono.

Giovanni Borsotti, 6,5: un quindicesimo posto più che sufficiente. Ottime alcune sezioni, poi alcuni errori, anche dovuti alla stanchezza, lo hanno privato di un piazzamento ancora migliore.

Luca De Aliprandini, 5: sta cercando caparbiamente di tornare ciò era sino a due stagioni fa, ma a 33 anni non è semplice. L’approccio è quello giusto, perché attacca e rischia al massimo. Peccato che gli errori siano troppi, fino alla prematura uscita nella seconda manche.

Filippo Della Vite, 5: si dice che il futuro azzurro del gigante sia lui, ma tra il dire e il fare…c’è di mezzo tanto lavoro. Già nella prima manche a Soelden non aveva convinto, il rendimento in Val d’Isere è stato anche peggiore: tempo alto nella prima frazione, fuori nella seconda. Ha 22 anni ed ancora diverso tempo per progredire. Resta un buon prospetto, ma nell’immediato sarebbe ingiusto attendersi la luna, perché deve ancora maturare. Vedremo se in Alta Badia inizierà a cambiare passo.