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Nuoto, le carte da medaglia dell’Italia verso le Olimpiadi di Parigi. Razzetti ormai tra i papabili

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Alberto Razzetti

Con la conclusione della prima grande manifestazione internazionale, l’Europeo di Otopeni, è ufficialmente lanciata la rincorsa ai Giochi Olimpici di Parigi e la volata lunga per l’Italia inizia con ottimi auspici. Gli azzurri ripartono dalle sei medaglie in piscina di Tokyo 2021 e il sogno è quello di riuscire a tornare sul gradino più alto del podio che all’Italia manca da Rio con Gregorio Paltrinieri.

Sono tante le carte da medaglia degli azzurri, ad iniziare da quella forse più prestigiosa che risponde al nome di Thomas Ceccon che a Parigi andrà soprattutto per i 100 dorso, dove fu quarto a Tokyo ma poi nei Mondiali intermedi ha vinto a Budapest col record del mondo ed è stato secondo a Fukuoka. Nei 100 dorso è il più forte e bisognerà capire se resterà l’unica gara individuale.

L’Italia può puntare al podio nel settore maschile con Alessandro Miressi che, nell’affollato panorama di campioni dei 100 stile libero, può sicuramente dire la sua. La novità emersa dalle ultime settimane è quella di Alberto Razzetti super, competitivo ad altissimi livelli: potrebbe essere lui il nome nuovo in vista dell’appuntamento olimpico per il nuoto italiano. Da non sottovalutare Nicolò Martinenghi, che si vuole ripetere nella rana, forte di una continuità incredibile nelle ultime stagioni, dove è sempre salito sui podi importanti.

Sempre restando nel settore maschile, da non sottovalutare in piscina Gregorio Paltrinieri: lui è convinto prima o poi di poter battere il record del mondo dei 1500 e se ci riuscirà a Parigi non saranno molti quelli che proveranno a seguirlo. La staffetta veloce è una delle quattro squadre da battere ma USA, Gran Bretagna ed Australia non saranno affatto facili da superare. La staffetta mista ha bisogno di un farfallista credibile, trovato quello, si può fare.

In campo femminile possono puntare al podio Benedetta Pilato nei 100 rana, di cui è stata campionessa del mondo nel 2022 a Budapest, e Simona Quadarella, che vuole il secondo podio olimpico, e se diventassero due non sarebbe un problema.

Foto: LaPresse