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Sci Alpino

IL RUGGITO DEL LEONE! Dominik Paris risorge, doma la Saslong 22 anni dopo Ghedina e torna a vincere!

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Dopo 651 giorni (discesa di Kvitfjell del 5 marzo 2022) Dominik Paris può tornare a festeggiare. “Domme”, infatti, ha trionfato nella discesa della Val Gardena, valevole per la Coppa del Mondo di sci alpino 2023-2024 e, in un colpo solo, si è messo alle spalle quasi due anni di mancati risultati, dubbi e morale sotto i tacchi. Oggi il nativo di Merano non ha lasciato scampo ai rivali. Ha preso, è partito e ha dominato sullo splendido scenario della Saslong. La pista di casa per l’altoatesino ma che, fino ad oggi, aveva regalato ben poche soddisfazioni al classe 1989.

La vittoria odierna è una delle più belle, nette e importanti della carriera dell’azzurro. Come detto, dopo mesi complicati, oggi Dominik Paris ha ricordato a tutti di quale fuoriclasse stiamo parlando, conquistando la 22a vittoria in Coppa del Mondo e andando a interrompere un digiuno italiano in discesa sulla pista della Val Gardena che si protraeva proprio da 22 anni con il successo datato 2001 di Kristian Ghedina.

Dominik Paris, partito con il pettorale numero 12, ha tagliato il traguardo con il tempo di 1:59.84. Eccellente nelle parti di scorrimento, l’azzurro si è difeso al Ciaslat, quindi ha lasciato andare i suoi sci fino al traguardo, portando a 44 i suoi centesimi di margine su Aleksander Aamodt Kilde. Il norvegese, autore di una prova che sembrava avergli messo nelle mani la vittoria, si deve accontentare della piazza d’onore, cancellando però il pessimo superG di ieri. Completa il podio il vincitore della prima discesa di giovedì, ovvero lo statunitense Bryce Bennett che, con il pettorale 18, si ferma a 60 centesimi dalla vetta.

Quarta posizione per il francese Cyprien Sarrazin a 65 centesimi (pettorale 25), quindi è quinto il canadese James Crawford a 67 centesimi e sesto il francese Nils Allegre a 87. Settimo, poi, Mattia Casse. L’azzurro ha messo in scena una discesa di alto livello, fermandosi a 92 centesimi da Paris, a braccetto con “sua maestà” Marco Odermatt, oggi letteralmente irriconoscibile tra errori assortiti e nervosismo per una prova “non da lui”. Nono l’austriaco Marco Schwarz, ormai una certezza anche in queste discipline, a 95 centesimi, quindi completa la top10 lo svizzero Niels Hintermann a 1.13.

Gli altri italiani: si ferma in 17a posizione Florian Schieder a 1.60 dalla vetta, quindi 21° Christof Innerhofer a 1.66 e 33° Benjamin Jacques Alliod che sfiora i primi punti della carriera. Oltre la 40a posizione Nicolò Molteni a 3.54, Pietro Zazzi a 4.14 e Guglielmo Bosca a 4.27.

Foto: Pentaphoto