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Tennis, Cané: “Sinner andava anticipato”; Monaco: “72 ore per recuperare da Vienna ci stavano”

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Jannik Sinner

Nuova puntata di TennisMania, trasmissione condotta da Dario Puppo e andata in onda su Sport2U, web tv di OA Sport, con ospiti Guido Monaco (commentatore tecnico di Eurosport) e Paolo Canè (ex tennista e commentatore tecnico della Rai), in cui tiene banco il caos organizzativo del Masters 1000 di Parigi-Bercy che ha portato l’azzurro Jannik Sinner a giocare fino alle due e mezza di notte il suo match d’esordio contro l’americano Mackenzie McDonald. L’altoatesino nelle ultime ore ha poi deciso di non scendere in campo quest’oggi contro Alex De Minaur agli ottavi di finale.

Per quanto riguarda l’ordine di gioco, Sinner sicuramente dopo il torneo di Vienna avrà chiesto un giorno di riposo e lo hanno messo come ultimo match di giornata per dargli qualche ora in più. Forse potevano anticiparlo, però partite che potevano finire in 2 set come quella di Zverev si sono poi prolungate durando 3 ore. Sinner così ha finito alle 2:30 di notte. Sono i rischi che si prendono questi Masters 1000 per farlo giocare in un campo importante che è il Centrale, perché il campo 1 sembra come quello che abbiamo sotto casa. È una palestra, io ci ho giocato. Non tiene più di 200 persone“, ha detto Canè.

Monaco ha dichiarato: “Purtroppo succede abbastanza spesso. 6 match a partire dalle 11 sono sempre un rischio, anche perché in questo torneo ci sono tante partite molto lottate. In queste situazioni io sono più deluso e preoccupato per il pubblico, perché ieri chi aveva il biglietto per la sessione serale ha vissuto una sorta di incubo: 3 ore fuori dal palazzetto ad aspettare. È una situazione grottesca e per evitarla o togli un match dal programma o sei più elastico e capisci come evolve la giornata, spostando magari una partita sul campo 1 e tutelando tutti, magari rimborsando il 50% del biglietto per chi aveva la sessione serale. Devi usare il buon senso e avere un po’ di rispetto per la gente che fa dei sacrifici e compra il biglietto. Certo, anche per i giocatori non è il massimo ma sono abbastanza abituati e queste situazioni“.

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Adesso Sinner è in uno straordinario momento di forma e provano a cavalcare l’onda. 72 ore, per quanto domenica si siano sfondati domenica con Medvedev, per un ragazzo di 22 anni sono comunque un buon margine. Non farei sempre questa cosa della campana di cristallo. Obiettivamente niente di così grave. Sappiamo che Bercy è un torneo un po’ disgraziato, perché è un 1000 a fine stagione in cui a volte i giochi sono già fatti o uno si vuole tutelare per le Finals. Fossi in Cahill, avrei speso due parole anche per gli spettatori che erano fuori da due ore a fare la coda per aspettare di vedere due partite tardissimo“, prosegue il commentatore di Eurosport.

Per quanto riguarda la velocità dei campi a Bercy, Canè ha analizzato: “Il campo centrale è lento, il campo numero 1 invece è come quello di Vienna. Dipende anche dall’ampiezza. Più out c’è, più diventa lento il campo anche se la superficie è la stessa. Se tu vai a stringere gli out, il campo diventa più veloce perché i giocatori devono giocare più avanti mentre avendo più out stanno più indietro“.

VIDEO: LA PUNTATA COMPLETA DI TENNIS MANIA

Foto: Lapresse