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Sci Alpino

Sci alpino, la maledizione di Cervinia: senza neve nel 2022, troppa nel 2023. E domenica…

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Dominik Paris

Il meteo sempre più bizzarro e imprevedibile ha offerto due condizioni completamente contrapposte nel giro di un anno a Zermatt/Cervinia: poca neve nel 2022, troppa neve nel 2023. Il minimo comun denominatore è che le discese libere valide per la Coppa del Mondo di sci alpino non si sono disputate: dodici mesi fa il grande secco aveva costretto gli organizzatori ad annullare l’evento in anticipo, questa volta le fitte nevicate notturne hanno impedito la disputa della prova sul ghiacciaio al confine tra Italia e Svizzera.

L’Opening della velocità, tanto voluto dalla FIS, sembra così essere maledetto. Non si riesce a iniziare la stagione di discesa nella prima decade di novembre. C’è sempre più necessità delle condizioni meteo perfette e impeccabili: con poca neve non si può chiaramente sciare, con troppa neve bisogna fare attenzione ai cumuli e la pista rischia di non essere percorribile, con la nebbia non si può scendere per un ovvio discorso di visibilità, con il vento bisogna attendere per ragioni di sicurezza.

I cambiamenti climatici sono sotto l’occhio di tutti e sono chiaramente evidenti, ma quest’anno la neve non sembra mancare e si spera che questo fattore possa aiutare nella parte conclusiva di questo autunno molto perturbato e dell’inverno che si preannuncia molto intenso dal punto di vista agonistico. A questo punto l’auspicio è che si riesca a disputare la discesa libera maschile in programma domenica 12 novembre, ma la previsioni sono ancora avverse a Zermatt/Cervinia: sono annunciate ancora forti nevicate nella notte. E il prossimo weekend dovrebbe toccare alle donne, sperando davvero che le condizioni migliorino…

Foto: Lapresse