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Coppa Davis 2023, Lorenzo Musetti: “Non è stata la mia miglior stagione, ma ora mi sento più maturo”

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Lorenzo Musetti

Ultima settimana in campo prima di staccare la spina per qualche giorno e cominciare a preparare la prossima stagione per il quintetto azzurro selezionato dal capitano Filippo Volandri per le Final Eight della Coppa Davis 2023. Lorenzo Musetti, uno dei possibili protagonisti del team italiano a Malaga, ha parlato ai microfoni di Supertennis a margine del Media Day di ieri: “L’amicizia fra di noi si vede, e potrà essere un ingrediente magico per questa settimana. Non abbiamo tanti altri momenti di condivisione, quindi è bello ritrovarsi con uno scopo unico come cercare di vincere la Coppa Davis“.

Sulla pressione di essere tra le squadre di riferimento: “Credo sia difficile definire i favoriti in Coppa Davis, perché comunque è un evento a squadre e abbiamo vissuto proprio sulla nostra pelle un chiaro esempio contro il Canada, quando eravamo strafavoriti sulla carta ma è andata male quel giorno. Adesso c’è la fase a eliminazione diretta e bisogna essere scrupolosi, non montarsi la testa. Siamo pronti e abbiamo tanta consapevolezza del nostro valore, che è molto importante, però ricordiamoci che tutte le altre squadre lottano per il nostro stesso obiettivo“.

Il giovane tennista carrarino ripercorre poi il suo altalenante 2023:È stato un anno ricco di emozioni nuove, cambiamenti e belle notizie (si riferisce in primis alla nascita del suo primo figlio attesa per la prossima primavera, ndr). Anche se ho raggiunto il best ranking, questa non è stata la mia stagione migliore in termini di risultati. Verso fine anno ho trovato un metodo di allenamento più costante, anche se poi non ha pagato sul piano dei risultati. Mi sento più maturo e sto cercando di crescere ogni giorno per ripartire nel 2024 sperando che sia un’annata importante come fu il 2022“.

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Quando gli viene chiesto di descrivere i vari componenti della squadra azzurra a Malaga con un aggettivo, Musetti risponde:Il capitano è ordinato e preciso, Jannik una macchina, Sonny amalgama la simpatia del gruppo, Arnaldi meticoloso e Simone è il veterano“.

Foto: Lapresse