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Biathlon

Biathlon, l’Italia ruggisce e conquista il 3° posto nella staffetta mista di Oestersund. Vince la Francia

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Bionaz, Giacomel, Wierer, Vittozzi

Sulle nevi svedesi di Oestersund si è inaugurata la Coppa del Mondo 2023-2024 di biathlon con la giornata dedicata alle staffette miste. L’Italia ruggisce e con il quartetto che aveva conquistato la medaglia d’argento agli scorsi Mondiali di Oberhof centra il primo piazzamento in top-3 stagionale arpionando un più che meritato terzo gradino del podio. Per la vittoria è stato un duello fino all’ultimo poligono tra Francia e Norvegia, con il quartetto transalpino che l’ha spuntata grazie alla precisione di Lou Jeanmonnot.

Ad imposi è la Francia in 1h 09’09” di Quentin Fillon Maillet, Emilien Jacquelin, Justine Braisaz e appunto Jeanmonnot con un giro di penalità e cinque ricariche utilizzate al poligono. Piazza d’onore per la Norvegia (0+5) a 15.7 dei fratelli Tarjei e Johannes Boe seguiti nelle frazioni femminili da Karoline Knotten e Ingrid Tandrevold. Italia terza (+39.7) che chiude la gara con un giro di penalità e nove ricariche utilizzate. Le impressioni lasciate dai quattro azzurri sono state tutte positive: Didier Bionaz ha fatto segnare il miglior tempo della sua frazione sugli sci, Tommaso Giacomel nonostante i quattro errori in piedi è apparso carico e pimpante, Dorothea Wierer si è difesa alla grande al poligono pagando comprensibilmente sugli sci vista l’influenza avuta in settimana mentre Lisa Vitttozzi è stata perfetta.

Pronti via e Bionaz fa subito vedere che è cambiato qualcosa dalla scorsa stagione sugli sci, con l’intraprendenza del giovane classe 2000 che lo porta a disputare un primo giro sempre a dettare il ritmo. Generosità pagata un po’ nella prima serie con due errori, poligono dal quale scappa via davanti a tutti un quintetto formato da Norvegia, Germania, Stati Uniti, Svezia e Svizzera. Il valdostano non demorde e insieme alla Francia si riporta praticamente a contatto prima del poligono in piedi. Una Svizzera destinata a spegnersi rapidamente guida con Sebastian Stalder, mentre l’azzurro trova lo zero ed è sempre in compagnia di Fillon Maillet. Al primo cambio la situazione inizia a farsi chiara: davanti ci sono le big con Norvegia, Francia, Germania e Repubblica Ceca racchiuse in una manciata di secondi.

Johannes Boe non fa il marziano e per due terzi della sua frazione preferisce non forzare. Nel primo poligono della seconda frazione fioccano gli errori: tutti costretti ad utilizzare le ricariche ma le cinque nazioni di testa rimangono raccolte in 10″, con Norvegia davanti e Italia con Giacomel ad inseguire. Il trentino forza sugli sci ritornando sulle code di chi lo precedeva ma paga il conto al quarto poligono dove quattro errori lo fanno entrare nel giro di penalità in compagnia di Jacquelin. Non trema J. Boe che porta tutti a scuola ed esce in testa prima dell’ultimo giro della sua frazione. Italia, Francia, Germania e Repubblica Ceca sono separate da pochi secondi.

Terza frazione che vede salire in cattedra una scatenata Braisaz, che con il dieci su dieci al poligono e un passo sugli sci invidiabile riporta la Francia a contatto con la Norvegia complice anche il poligono in piedi difficile di Knotten. Wierer soffre sugli sci, fa vedere la proverbiale velocità al poligono trovando lo zero a terra e chiudendo subito con la ricarica l’unico errore nella serie in piedi per poi difendersi come la sua condizione fisica le permette nel fondo e regalare il testimone a Vittozzi ad appena 13″ dal podio, occupato in quel momento dalla Germania. 

La coppia di testa Francia-Norvegia ha 30″ di margine sulla concorrenza, e una scatenata Vittozzi si riporta immediatamente sulle code di Voigt e Jislova. A quel punto la penultima serie non cambia le carte in tavola e sposta le attenzioni tutte sull’ultimo poligono. Tandrevold sbaglia, Jeanmonnot no e guadagna quei 13″ fondamentali che gestisce senza patemi nell’ultimo giro. Vittozzi non trema e con un poligono in piedi da antologia mette in ghiaccio il terzo posto.

Quarta posizione all’arrivo per la Germania (0+8) a 55.7, quinta piazza per la Repubblica Ceca (0+9) con un ritardo di 57.4, sesti i padroni di casa della Svezia (0+9) con un ritardo di 2’28”, settima la Svizzera (0+10) a 2’50”, ottava e nona piazza per Ucraina e Austria mentre chiude la top 10 la Finlandia. Appuntamento a domani, con il primo fine settimana stagionale di biathlon che si conclude con le due individuali, quella femminile in programma alle 11.20 e quella maschile alle 14.30.

Foto: LaPresse