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ATP Finals 2023, Zverev sorprende Alcaraz e lo batte in rimonta

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Andrey Rublev

Il girone rosso delle ATP Finals si apre con una sorpresa, seppur relativa poiché parliamo dei migliori otto giocatori al mondo. Carlos Alcaraz deve arrendersi nel match di debutto al cospetto di Alexander Zverev, che ha la meglio dopo due ore e mezza di battaglia chiuse sul 6-7 6-3 6-4. Ora l’iberico, che perde tre match di fila dopo due anni e mezzo, dovrà affrontare fra due giorni il perdente del derby russo tra Daniil Medvedev ed Andrey Rublev. 

Primo set da continui ribaltamenti di fronte. Ad aver approcciato un po’ peggio il match è lo spagnolo, che con un paio di errori concede subito il break concretizzato da Zverev. Ma Alcaraz non ci sta e trova la zampata giusta nel sesto game, tornando in linea di galleggiamento a zero; il numero 2 al mondo però, con estrema difficoltà con la seconda, va vicinissimo a capitolare subito dopo da sotto 0-40, ma ci mette prima tre grandi prime e poi tenendo un gran braccio di ferro per tornare in vantaggio. Lo spagnolo ha anche la palla per chiudere il set, ma sbaglia una volée anche facile per lui. Si arriva al tiebreak, dove Alcaraz alza il livello del suo gioco e sciorina un paio di perle, come l’alzare un dritto praticamente sui piedi e renderlo un inferno per Zverev. Che, nonostante un monumentale 84% di prime (32/38) e sei ace, soccombe dopo poco più di un’ora.

Il secondo set è invece più lineare. Zverev rischia immediatamente al rientro da un toilet break venendo graziato da Alcaraz che sbaglia un rovescio assai comodo, e lo spagnolo sembra pagare, apparendo più innervosito del solito. Arrivano tre errori del numero due al mondo nel gioco successivo e regala praticamente il break al tedesco, che rinfrancato dal vantaggio inizia a servire cone un vero e proprio treno: con un nono gioco da tre ace (e dieci punti in fila in battuta) Zverev manda la contesa al terzo.

Alcaraz non è scintillante come nei giorni migliori, lo si vede, e i suoi turni di servizio sono sempre assai difficoltosi. Se nel terzo game si salva con una gran bella stop volley dopo un dritto inside out, nel quinto capitola, scricchiolando sulle grandi difese di Zverev e valutando male la risposta del tedesco sulla palla break che pizzica beffardamente la riga. Subito dopo quasi si materializzano gli incubi del Roland Garros 2022 su una caduta tenendosi la caviglia sinistra, ma è più spavento che altro. Zverev tiene fino all’ultimo, romanzesco gioco, in cui il suo servizio ha qualche titubanza. Conquista il primo quindici con un passante che pizzica la riga, poi si ritrova a dover salvare una palla break che riaprirebbe tutto. Ma il tedesco torna a mostrare i muscoli in battuta, tre punti in fila e arriva un successo meritato.

Zverev ha tenuto una media oraria con la prima di oltre 200 chilometri all’ora, chiudendo con 16 ace ed il 79% di conversione con la prima di servizio (59/75) concedendo solo 22 seconde. E soprattutto salva cinque delle sei palle break concesse, quattro nel solo primo set perso.

Foto: LaPresse