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Panatta: “Se è diventato Alcaraz n.1, lo diventerà anche Sinner. Lo Slam più adatto a lui è…”

Adriano Panatta si sbilancia nei confronti di Jannik Sinner, sostenendo che il tennista italiano, approdato in finale alle ATP Finals di Torino, sia destinato entro due anni a diventare n.1 del mondo.

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Jannik Sinner Daniil Medvedev
Jannik Sinner ATP Finals / Lapresse

Jannik Sinner ha compiuto un risultato storico per il tennis italiano: una finale alle ATP Finals nessun tennista azzurro l’aveva mai raggiunta e l’altoatesino non si vuole fermare, volendo cavalcare il suo stato di forma strepitoso.

Dopo il successo in tre set di oggi contro Daniil Medvedev ha parlato Adriano Panatta, vincitore del Roland Garros 1976 e commentatore per la RAI delle ATP Finals: “Non era ipotizzabile questo cammino di Sinner, ma negli ultimi due mesi ha avuto dei grandissimi progressi. Progressi che gli hanno fatto fare quel salto di qualità per giocare alla pari, se non meglio, come ha dimostrato, con tutti quanti. Da Djokovic a Medvedev ad Alcaraz, a tutti quanti. Lui è un giocatore completo, è molto migliorato in certi punti del campo“.

Progressi che sono racchiusi nel servizio secondo Panatta: “Il servizio è sicuramente il colpo dove lui è migliorato di più. La palla corta adesso la fa di più, delle volte la fa bene, delle volte così così. Le prova, non ha più paura di provarle, è una cosa in più. Deve migliorare un pochino a rete, da fondo campo, nei fondamentali se non è il primo del mondo, è nei primi due o treÉ un giocatore che secondo me diventa n.1 al mondo, se non l’anno prossimo, lo diventa l’anno dopo“.

Sul possibile approdo al numero 1: “Se è diventato Alcaraz n.1 del mondo lo può diventare anche Sinner. Per cui non sarei così sorpreso. Adesso deve riuscire a vincere un Grand Slam, e secondo me l’anno prossimo ci riuscirà. Probabilmente quello più adatto a lui è lo US Open, anche perché ha ancora più tempo per progredire. Ma anche a Wimbledon può giocare bene“.