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Tennis, Guido Monaco: “Italia rognosa in BJK Cup. Scelte difficili per Garbin”

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Jasmine Paolini

Ieri sera è intervenuto Guido Monaco nel corso di TennisMania, trasmissione condotta da Dario Puppo e andata in onda su Sport2U, web tv di OA Sport. Il commentatore di Eurosport ha parlato delle semifinali che si sono disputate ieri al Masters 1000 di Shanghai (vinte dal Hubert Hurkacz e Andrey Rublev rispettivamente contro Sebastian Korda e Grigor Dimitrov), dello stesso torneo cinese in generale e di molto altro ancora. Qui di seguito le sue parole. 

Monaco ha cominciato con un elogio verso Rublev: “Lui è sempre un po’ sottotraccia, ma alla fine riesce a vincere tantissime partite. Riesce a mantenere una forma molto costante nell’arco dell’anno e sicuramente questo è perché lui è un grande lavoratore. Ha un tennis bilanciato su tutti i fondamentali: è un giocatore che risponde bene, ha migliorato il servizio, ha un buonissimo rovescio ed è un colpitore di palla eccezionale. Confrontandolo con Sinner, lui è più continuo ad esempio con il dritto, visto che Jannik a volte è più falloso”. 

“Purtroppo ha proseguito Guido continuando a parlare del russo il fatto che non abbia mai raggiunto una semifinale Slam, dopo quattro/cinque stagioni che è dentro la top 10 o comunque è lì vicino, è un po’ particolare nel tennis e quindi Rublev ha un po’ la fama di essere un po’ il perdente o colui che si perde nei momenti decisivi. Ma intanto è in finale a Shanghai”. 

Il focus del discorso si è poi spostato sull’altro finalista al Masters 1000 di Shanghai, ossia il polacco Hubert Hurkacz: “Lui quest’anno ha espresso una qualità di tennis da top 10 di sicuro, ma spesso anche di più, ma poi ha perso delle partite incredibili e ha raccolto davvero poco per i suoi standard. È un giocatore che appena va in fiducia chiaramente diventa molto pericoloso. Sulla palla di Rublev può trovarsi bene. Se dovessi pronosticare il vincitore di domani direi, a istinto, Hurkacz, perché lui è un giocatore che quando è in forma è un pelo più forte di Rublev. Però il russo ha un rendimento costante e quindi se non sei uno dei primi quattro/cinque per batterlo serve sempre una grande prestazione”. 

Sul torneo cinese in generale il commentatore di Eurosport ha detto: “Ho visto molta qualità in questa settimana, sebbene i big abbiano perso presto”. Tra i giocatori che più hanno stupito Guido in questa settimana c’è sicuramente il bulgaro Grigor Dimitrov (sconfitto proprio ieri in semifinale da Rublev): “Ha giocato un tennis stellare, soprattutto contro Alcaraz. Comunque è tutto l’anno che sto vedendo Dimitrov ad altissimi livelli, gli manca effettivamente sempre un centesimo per fare un euro, però è un giocatore molto competitivo che credo nessuno voglia affrontare. Peccato che non vada alle Finals, sarebbe stato un gran bel vedere”. 

Sfruttando le buone prestazioni di questa settimana di Jasmine Paolini e Martina Trevisan (entrambe sono arrivate in semifinale, la prima al WTA 500 di Zhengzhou e la seconda al WTA 250 di Hong Kong), si è poi passati a parlare del movimento femminile italiano: “Il tennis femminile italiano è una sorta di bel mistero in questi ultimi due/tre anni. Avevamo gridato al disastro quando hanno smesso le nostre grandissime campionesse. Camila Giorgi ha tenuto un po’ in piedi la baracca con i suoi altissimi e bassissimi negli anni e poi sono arrivate queste ragazze che con il tempo e il duro lavoro si sono sapute costruire una grandissima classifica”.

Con le Finals della BJK Cup alle porte (l’evento si svolgerà dal 7 al 12 novembre a Siviglia), è ormai sempre più la curiosità di vedere fin dove riuscirà a spingersi la nazionale azzurra nell’importante competizione a squadre: “Abbiamo cinque giocatrici che senza essere delle campionesse stanno tenendo in piedi il sistema femminile italiano. Ora l’Italia si presenterà alla BJK Cup con un team molto affiatato e rognoso, sebbene manchi Camila Giorgi, e sono curioso di vedere cosa riusciranno a fare le ragazze. Il problema di Tathiana Garbin è lo stesso dell’anno scorso, ovvero che avrà 4/5 giocatrici che sono più o meno sullo stesso livello e quindi dovrà indovinare, a seconda dell’avversaria e delle giornata, quale sarà la giocatrice che le potrà dare qualcosa in più”. 

L’INTERVISTA COMPLETA A GUIDO MONACO

Foto: LaPresse