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“Saranno Campioni”: Erika Saraceni, un nuovo prospetto dalla scuola del salto triplo

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Il Bel Paese ha avuto, nel recente passato, grandi interpreti nel salto triplo femminile. A tutti gli appassionati vengono alla mente i nomi di Magdelin Martinez (primato tricolore outdoor con 15,03), Simona La Mantia (personal best 14,69) e Fiona May (personal best 14,65). Più di recente, il 14,52 di Darya Derkach in Diamond League la consolida al quarto posto nelle liste italiane di sempre. Con la motivazione di avvicinare le loro gesta, si sta affacciando con prepotenza il nome di Erika Saraceni, giovane talento della specialità.

Erika Giorgia Anoeta Saraceni, milanese, è nata il 21 maggio 2006 ed è attualmente tesserata per la Bracco Atletica. L’azzurrina è figlia d’arte (papà Enrico è ex azzurro della 4×400 e mamma Rosa Anibaldi come allenatrice). Proveniente dal sodalizio dell’Atletica Estrada, Erika si allena sotto l’occhio vigile di Paolo Brambilla.

Il suo fisico, che può sembrare ancora minuto, è proprio adatto al salto triplo, viste le caviglie esplosive che la fanno rimbalzare come una cavalletta. Inoltre, può anche disimpegnarsi sui 400 ostacoli, poiché è dotata nella corsa. Tutto fa presagire, però, che da ‘grande’ si specializzerà nel salto triplo. Fino allo scorso anno si allenava a Treviglio due o tre volte a settimana, non di più. Solo da questa stagione ha intensificato il training, dunque i margini di miglioramento sono grandissimi.

Il palmares internazionale della 17enne si può considerare, come tale, appartenente esclusivamente al 2023. Nel 2021, Erika disputava – nella categoria cadetti – unicamente gare di velocità ed ostacoli, e soprattutto in distanze spurie come i 150 e 300 metri piani e 300 metri ostacoli, con discreti risultati. Nel 2022 sono arrivati i primi risultati agonistici di un certo rilievo nei salti in estensione (nel lungo un personal best di 5,98 e nel triplo di 12,83), mettendosi al collo le medaglie d’argento ai Tricolori Allievi (sia indoor che all’aperto)

Come dicevamo, è in questa stagione 2023 che la lombarda ha compiuto l’exploit tanto atteso: a febbraio sono arrivati il titolo tricolore indoor ad Ancona con 12.86, ed il bronzo nel triangolare Under 20 Italia-Francia-Spagna indoor con 12.71, ma soprattutto gli acuti sono arrivati in estate con la splendida medaglia d’oro agli EYOF (European Youth Olympic Festival) di Maribor. Con un balzo di 13,42 (+0.2) proprio all’ultima prova, Saraceni si è migliorata oltre mezzo metro rispetto al personale, superando anche il record nazionale Under 18 (13,32) di Ottavia Cestonaro del 2012. Una prova di grande carattere per superare in extremis la polacca Olga Szlachta (13,29).

Agli Europei Under 20 di Gerusalemme, invece, l’azzurrina ha sfiorato il gradino più basso del podio – nonostante avversarie di due anni più grandi di lei -, ottenendo la stessa misura della serba Mitrovic (13,40), che però le ha soffiato il bronzo in virtù del secondo miglior salto. Da segnalare, inoltre, che in qualifica Erika aveva timbrato un 13,47 che avrebbe migliorato il suo record italiano allievi se non fosse stato per l’anemometro (+2.8 di vento a favore).

Un talento, dunque, in continua evoluzione, che ci fa sognare per il prosieguo della lunga carriera ancora davanti a sé, a cominciare dai Giochi di Los Angeles 2028.

LE PUNTATE PRECEDENTI DI ‘SARANNO CAMPIONI’

Maurizio Contino

Foto: FIDAL GRANA/FIDAL