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Ginnastica artistica, l’Italia accarezza il bronzo ai Mondiali. La caduta di D’Amato spegne i sogni, trionfo USA con Biles

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USA ginnastica

L’Italia ha seriamente accarezzato il sogno di conquistare la medaglia di bronzo nella gara a squadre femminile dei Mondiali 2023 di ginnastica artistica. La nostra Nazionale aveva in mano il pallino del gioco all’ingresso dell’ultima rotazione alle parallele asimmetriche, attrezzo ampiamente favorevole e dove le Fate sono solite dare il proprio meglio. Nei fatti le azzurre erano impegnate in un testa a testa con la Francia, in scena all’insidiosissima trave e con sei decimi di vantaggio.

Il secondo esercizio è quello della specialista assoluta sugli staggi, ovvero Alice D’Amato. La Campionessa d’Europa di specialità esegue una buona prova fino alle battute conclusive, quando manca la presa con la barra alta. La genovese cade come le era già successo nel turno preliminare e così le ragazze del DT Enrico Casella dicono addio ai propri sogni di gloria. Un errore da parte della capitana che ha tolto un punto abbondante al totale di squadra.

Basta guardare la classifica per avere grossissimi rimpianti. L’Italia ha chiuso al quinto posto con il punteggio complessivo di 162.997. La Francia ha conquistato la medaglia di bronzo con 164.064. Le Fate, in scia alla Cina (163.162, crollata al volteggio come da pronostico dopo due superbe rotazioni tra staggi e trave), sono rimaste giù dal podio per 1.067 punti. Bastava davvero l’esercizio chiuso senza caduta da Alice per fare festa come quattro anni fa a Stoccarda.

L’Italia, che anche lo scorso anno fu quinta con ben cinque cadute all’attivo in una gara pazza e in cui bastò il 160,5 del Canada per mettersi al collo un alloro (stasera sono serviti tre punti e mezzo in più…), ha ribadito ancora una volta di essere tra le big planetarie nel team event e si presenterà alle Olimpiadi di Parigi 2024 con grandi ambizioni, sperando di recuperare tutti gli effettivi (ad Anversa erano assenti Alice D’Amato, Giorgia Villa, Martina Maggio e Vanessa Ferrari).

Stanotte si torna però a dormire con qualche rimpianto, perché serviva davvero poco per completare la gara perfetta. Le azzurre hanno fatto sognare il Paese ancora una volta nella gara che valuta la bontà del movimento ginnico di un’intera Nazione e che è entrata sempre di più nelle nostre corde: bronzo ai Mondiali 2019, quarto posto alle Olimpiadi di Tokyo 2020, quinta ai Mondiali 2022 e 2023, Campionesse d’Europa nel 2022 e argento continentale nel 2023.

LA CRONACA DELLA GARA DELL’ITALIA

L’Italia ha aperto la gara con un’eccellente rotazione alla trave: Elisa Iorio ha rotto il ghiaccio con personalità (13.500), Manila Esposito ha alzato l’asticella con un superbo 14.133 (5.9 il D Score, sarebbe stato il terzo punteggio in qualifica…), Angela Andreoli ha stretto i denti con un esercizio semplificato per i suoi standard (13.033, 5.2). Il quintetto tricolore si è ben destreggiato anche al corpo libero: la stoccata di Esposito è di classe (13.633), Alice D’Amato è uscita di pedana ma ha comunque portato a casa un 13.300, Arianna Belardelli non ha sentito il peso della prima finale iridata e ha ottenuto un valido 13.133.

L’Italia a metà gara sogna in grande e sa benissimo che al volteggio può volare in alto e inseguire le medaglie. Doppio avvitamento di D’Amato (14.166) e Belardelli (13.766), avvitamento e mezzo di Esposito (13.700). Le azzurre sono così a sei decimi dalla Francia e a 1,7 punti dalla Cina: transalpine alla trave, asiatiche al volteggio dove sono deboli. Ci si gioca tutto alle parallele. Manila Esposito apre con 13.400, serve l’esercizio da brividi di D’Amato per superare la Francia ma la 20enne cade e si ferma a 13.200 (partendo da 6.0, sarebbe stato un 14.400 tranquillo senza quell’errore). Non serve il valido 14.033 finale di Elisa Iorio (6.2 la nota di partenza).

IL TRIONFO DEGLI USA DI SIMONE BILES. BRASILE E FRANCIA SUL PODIO

Gli USA si sono confermati Campioni del Mondo per la settima volta consecutiva. Questa volta in pedana c’era la fenomenale Simone Biles, che ha eseguito quattro esercizi al limite del surreale: 14.800 al volteggio (non ha portato lo Yurchenko doppio carpio), 14.466 sugli staggi (6.0), 14.300 alla trave (6.0), magistrale 15.166 al corpo libero (6.7) con quattro diagonali acrobatiche perfettamente stoppate. La Reginetta della Polvere di Magnesio era affiancata in pedana da Skye Blakely, Shilese Jones e Leanne Wong, mentre Joscelyn Roberson non è scesa in pedana: punteggio finale di 167.729, l’unico errore è la caduta di Leanne Wong alla trave (11.700).

Il Brasile di una strepitosa Rebeca Andrade (14.900, 14.400, 13.133, 14.666) e di una magica Flavia Saraiva (13.833, 13.733, 14.066, 13.900) ha conquistato una storica medaglia d’argento con il totale di 165.530. La Francia ha completato il podio (164.064) trascinata da una straripante Melanie De Jesus Dos Santos, che oggi si è comportata da vera capitana (14.400, 14.400, 14.000, 13.700). La Gran Bretagna, Campionessa d’Europa e argento iridato undici mesi fa, era accreditata per il secondo posto ma sono scottate le cadute di Jessica Gadirova al volteggio e quelle di Georgia-Mae Fenton alla trave e alle parallele: sesto posto con 161.864. Mai in gara l’Olanda (159.563) e il Giappone (157.496).

Foto: Lapresse