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Beach Volley

Beach volley, Mondiali 2023. Gottardi e Menegatti possono stupire sulla sabbia di Tlaxcala

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Valentina Gottardi

Valentina Gottardi e Marta Menegatti, due generazioni sullo stesso campo che fanno sognare gli appassionati di beach volley italiano. La coppia azzurra nata quasi per caso, durante una finale del Campionato Italiano, ha saputo stupire e strabiliare nella stagione in corso con risultati nettamente al di sopra delle aspettative e una crescita costante e inarrestabile che ha portato le due azzurre a giocare per traguardi molto importanti.

E’ arrivata la vittoria nel Challenge di Saquarema, il secondo posto di Edmonton (entrambi Challenge), il doppio quarto posto negli Elite 16 di Tepic e Parigi, l’ingresso diretto nel tabellone dei tornei più importanti, il tutto partendo praticamente da zero con tante chances di qualificarsi per Parigi che, per Marta Menegatti, sarebbe la quarta Olimpiade consecutiva giocata con la quarta compagna diversa (Cicolari a Londra, Giombini a Rio, Orsi Toth a Tokyo e ora Gottardi).

Qualche giorno fa Menegatti e Gottardi si sono giocate un posto sul podio nel torneo di Parigi che vedeva al via tutte le più forti interpreti al mondo. Si può sognare in grande al Mondiale in Messico anche se l’impressione è che manchi ancora qualcosa alle due italiane per poter combattere alla pari con i top team.

Quelli inarrivabili, però, si assottigliano sempre più: basti pensare che, tra le altre, Menegatti/Gottardi a Parigi hanno sconfitto le statunitensi Scoles/Flint e le brasiliane Barbara/Carol, con cui avevano perso nella prima parte della stagione, segnale che il lavoro svolto dalle azzurre agli ordini di Caterina De Marinis sta portando i suoi frutti e che il percorso scelto è quello giusto.

Quello che in questa fase manca alla coppia italiana è un pizzico di malizia lato Valentina Gottardi, a cui non manca certo la determinazione e la cattiveria agonistica e la giusta continuità di rendimento che, ad esempio, è mancata nella finale per il terzo posto a Parigi dove le azzurre hanno giocato a sprazzi, regalando sempre qualcosa alle rivali nei momenti topici del match. Sono particolari ma, quando si gioca contro coppie che limitano al minimo gli errori e che possono contare su fisicità straripante o tecnica sopraffina, anche questi possono fare la differenza.

Foto Fivb