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Ciclismo

Vuelta a España, la maglia a pois il nuovo obiettivo di Evenepoel. E occhio alla maglia verde…

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Remco Evenepoel

La quattordicesima tappa della Vuelta a España 2023 sarà ricordata come il riscatto di Remco Evenepoel. Il belga della Soudal-QuickStep ha smaltito la brutta giornata di ieri sul Tourmalet e ha reagito come meglio non avrebbe potuto, da vero e proprio campione. Testa bassa e attacco fin dal primo secondo di corsa, per portare via la fuga che si sarebbe rivelata decisiva, con il benestare del gruppo.

Le sue lacrime appena tagliata la linea del traguardo hanno fatto capire a tutti che cosa avesse dentro, sin dalla brutta giornata di ieri. Che aveva subito fatto aleggiare i dubbi sul suo conto, sul suo futuro da uomo da Grand Tour, facendo circolare le solite paroline sulla sua tenuta o le sue capacità in salita, nonostante sia il vincitore uscente della Vuelta. E qualcuno già parlava di un eventuale ritiro. Un riscatto voluto, cercato ed infine ottenuto quello di Evenepoel, con il coraggio dei grandi uomini, quello dei campioni.

Certo, per curare la classifica generale ormai è troppo tardi, con la top 10 lontana adesso 10’33”. Ma in questo modo, con questa vittoria, il campione del mondo a cronometro in carica ha trovato un obiettivo per la sua Vuelta. Quello più grande è la prestigiosa maglia a pois, quella dedicata ai migliori scalatori: passando in vetta su tutte e quattro le montagne odierne, Evenepoel è volato in vetta alla speciale classifica con 63 punti, 24 in più di Michael Storer e 27 su Jonas Vingegaard. E, se non dovesse vivere altre brutte giornate, può tranquillamente ambire a questa sempre prestigiosa classifica.

E attenzione anche alla maglia verde, al momento sulle spalle di Kaden Groves. Come spesso accade, la Vuelta è teatro per uomini capaci in salita. Remco, grazie al suo distacco in classifica di 19’12”, potrebbe entrare in un altro paio di fughe per puntare a vincere più tappe possibili. E collezionare più punti che può. Ormai la maglia rossa è un miraggio, ma chissà che alla fine non possa vestire un’altra maglia, se non due…

Foto: LaPresse