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Ciclismo

Vuelta a España 2023, Garzelli: “Evenepoel non è da corse a tappe. E il segreto della Jumbo-Visma…”

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Garzelli

Giorno di riposo alla Vuelta a España 2023: ultimo stop prima delle tappe che andranno a decidere la corsa iberica. Jumbo-Visma dominanti al momento con Sepp Kuss in Maglia Rossa e difficile da scalzare dalla vetta. Francesca Cazzaniga ha contattato per Sport2Day Speciale Ciclismo Stefano Garzelli, ex ciclista e commentatore tecnico in RAI per parlare del Grande Giro spagnolo.

Le prime dichiarazioni: “Prima della Vuelta avevo dichiarato che Vingegaard e Roglic sarebbero partiti alla pari, come due grandi favoriti. Hanno poi dovuto fare i conti con Sepp Kuss che si è ritrovato in Maglia Rossa dopo la fuga. La Vuelta in ogni caso mi sta piacendo. Qualcuno potrebbe dire che è monotona perché ci sono tre corridori della stessa squadra al comando, però è stata spettacolare e molto dura. La più dura degli ultimi 30 anni, nella prossima settimana ci sono tre tappe molto impegnative, con anche il mito dell’Angliru. Purtroppo tatticamente è ferma perché questi tre stanno dominando con una gran squadra alle spalle, ma può succedere ancora qualcosa”.

Il segreto della Jumbo-Visma: “Hanno grandi corridori, a parte i capitani come Roglic, Vingegaard e van Aert, hanno costruito una squadra importante con van Baarle, con Kuss. Preparano molto bene gli appuntamenti, sono molto metodici. Poi ci sono delle annate in cui ti va tutto bene. La tranquillità e la professionalità sono il segreto, hanno trovato il metodo giusto per creare questo team che sembra imbattibile”. 

Su Evenepoel: “Aveva vinto la Vuelta dello scorso anno, anche se era meno dura. La giornata del Tourmalet era il banco di prova e mi ha sorpreso che si è staccato immediatamente. I Grandi Giri si vincono soprattutto salvando nei migliori modi la giornata di crisi e anche con un po’ di fortuna. Gli è capitato nella giornata sbagliata. Per me lui non è un corridore da grandi corse a tappe, è un fenomeno, l’ha dimostrato anche il giorno successivo, ma non è ancora pronto per le tre settimane. Può vincere tutte le corse al mondo, ma non ancora i Grandi Giri. Avevo dei dubbi già prima del via, aveva tante pressioni addosso. Speriamo torni al Giro del prossimo anno per provare a conquistare una corsa a tappe”. 

Su Kuss: “Ha fatto il Giro e Tour lavorando al meglio, ricordiamo tutti quello che ha fatto per Roglic e Vingegaard, e ora potrebbe pagare nella terza settimana tutti gli sforzi. Fino ad ora è stato il più forte in salita, potrebbe pagare ma ha il vantaggio di avere dietro due compagni di squadra che potrebbero tutelarlo. Vedremo sull’Angliru, dove la squadra non conta e contano solamente le gambe. Sarà la tappa più importante per decidere chi può vincere la Vuelta”. 

Il favorito a sorpresa: “È Vingegaard. Ha una grande testa, la condizione potrebbe crescere, per ora è al 70%, non ha preparato la Vuelta ma si sta gestendo. In ogni caso io spero Kuss, perché se lo meriterebbe”. 

L’Italia gioisce con Filippo Ganna: “È stato protagonista anche in volata, veramente strepitoso anche nella tappa che ha vinto Herrada. L’ultima settimana probabilmente lo vedremo nella volata di Madrid, le altre tappe sono un po’ dure per lui. In ogni caso ci proverà. Io spero di vederlo al Campionato Europeo perché potrebbe fare una grande corsa”. 

L’INTERVISTA COMPLETA A STEFANO GARZELLI SU SPORT2DAY

https://www.youtube.com/watch?v=bSUBFJ-1uRY

Foto: Lapresse