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Volley femminile, perché ora le qualificazioni olimpiche fanno paura. USA temibili, la Polonia in casa è un’insidia

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L’Italia tornerà in campo tra una decina di giorni dopo l’amaro quarto posto agli Europei 2023 di volley femminile. Il risultato raggiunto nella rassegna continentale non può essere soddisfacente e questo gruppo deve cambiare marcia. Non ci sarà tempo per riflettere, visto che dal 16 al 24 settembre andrà in scena il torneo di qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024. La nostra Nazionale dovrà essere assolutamente protagonista a Lodz (Polonia).

Le azzurre saranno impegnate in un round robin a otto squadre, ovvero un girone all’italiana in cui le partecipanti affronteranno le altre squadra una sola volta, per un totale di sette partite a testa. Le ragazze del CT Davide Mazzanti dovranno vedersela soprattutto con USA e Polonia, ma non dovranno sottovalutare Thailandia, Corea del Sud e Germania, mentre Slovenia e Colombia saranno compagini di caratura inferiore.

Le prime due classificate si qualificheranno ai Giochi di Parigi. Se l’Italia non dovesse raggiungere l’obiettivo, dovrà sperare di essere tra le migliori cinque squadre del ranking non ancora ammesse alla rassegna a cinque cerchi. L’Italia è scivolata in sesta posizione nel ranking FIVB di volley femminile, la graduatoria mondiale stilata della Federazione Internazionale di Pallavolo: si è scivolati di un paio di posizioni dopo la poco esaltante rassegna continentale.

Il ranking FIVB è determinante perché metterà in palio cinque posti per le Olimpiadi di Parigi 2024. Il meccanismo è infatti il seguente: 6 pass attraverso i tornei di qualificazione, che andranno in scena a settembre 2023 (si disputeranno con la formula del round robin e le prime due classificate in ciascuno dei tre tornei staccheranno il biglietto per i Giochi); 5 in base al ranking mondiale, aggiornato al termine della fase preliminare della Nations League 2024, ovvero verranno promosse le migliori cinque della classifica che non sono ancora qualificate alle Olimpiadi.

Va ricordato un aspetto importante del regolamento: a Parigi 2024 ci dovrà essere almeno una squadra per Continente, dunque se una determinata area geografica non si è meritata la partecipazione attraverso i tornei di qualificazione, la migliore piazzata di quella zona nel ranking mondiale staccherà il biglietto per la capitale francese. Succederà quasi sicuramente per l’Africa, che promuoverà il Kenya, mentre per gli altri Continenti non dovrebbero esserci problemi di questa sorta.

Il preolimpico di Lodz ora si fa insidioso, vista l’assenza di Paola Egonu e le crepe in seno a questo gruppo. Gli USA sono particolarmente quotati, la Polonia giocherà in caso, Thailandia e Corea del Sud spaventano sempre per gli impianti difensivi, la Germania va presa con le pinze, mentre Colombia e Slovenia non fanno paura. Non sarà semplice chiudere ai primi due posti. In caso di fallimento bisognerà aggrapparsi al ranking e nulla è così scontato…