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Ryder Cup 2023, Justin Rose: “Abbiamo lottato a lungo per quell’ultimo putt”. Luke Donald: “Fitzpatrick può scrivere la sua storia”

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Justin Rose

Giornata epocale, quella dell’Europa in Ryder Cup 2023. 6,5-1,5, nessun match perso, costringere gli USA alla prima volta assoluta senz’aver vinto neanche un confronto nel primo giorno. Sono segnali di un fatto storico capitato al Marco Simone Golf & Country Club. Roma è testimone di momenti di primo livello, e anche i protagonisti lo sanno, in conferenza stampa.

Luke Donald, il capitano europeo, esprime così uno dei concetti più importanti: “Fitzpatrick, potevi vederlo negli occhi alla buca 1. Era così pronto a partire bene. Era sei sotto il par dopo le prime sei buche sulla propria palla. Stava caricandosi Rory sulle spalle. Ovviamente Rory ha giocatoun buon golf poi, ed è stato un vero sforzo di squadra. Ma sono stato felicissimo per Fitz. E gli ho detto di guardare ad alcuni di quelli che hanno sofferto parecchio in Ryder Cup in carriera. Seve è stato uno di quelli, guardate le sue due prime Ryder. Francesco Molinari ha avuto due mezzi punti nelle sue prime due Ryder ed ha fatto 5-0 a Parigi. Ora è il suo tempo di scrivere il nuovo capitolo della sua storia di Ryder, e l’ha iniziato oggi“.

Proprio Matt Fitzpatrick scherza sul tipo di aiuto dato da McIlroy: “Beh, si è scusato per non aver potuto aiutare di più. Semplicemente è incredibile. Ho puttato per l’eagle alla 5, e rimani lì a ridere. Beh, per dire quant’è stato buono. Davvero, siamo andati benissimo oggi, è stato perfetto“.

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Ma un altro grande protagonista è stato Justin Rose con l’ultimo putt alla 18: “Top, top, top. Tanti putt hanno significato molto per me. Non sappiamo quanto questo significhi, ma l’ultimo del giorno, con tutto il tuo team dietro di te… il palcoscenico era pronto. Sono stato sul campo e ho sperimentato momenti come questi in passato, con Poulter o Rory o gente come loro, ma mai al fianco di Bob qui, dove abbiamo combattuto a lungo per avere quel momento, e tutti guardano il tuo fourball, l’ultimo match sul percorso“.

Bob è Robert MacIntyre. E lo scozzese lascia spazio alle emozioni: “E’ stato incredibile. Non ho mai camminato fuori da un driving range in lacrime prima d’ora. Sapevo che cosa stava arrivando. Fortunatamente ho colpito un primo colpo decente alla prima buca. Però avere la folla dalla tua in quel modo e avere Justin al fianco, realizzare mezzo punto, è tutto quello che sognavo“.

Il capitano USA, Zach Johnson, prova a trovare dei positivi: “Beh, dal mio punto di vista è facile. Sono molto orgoglioso della lotta dei miei ragazzi e del loro carattere. Quando ci sono avversità, e ci sono le sfide, può andare in uno dei due modi, e loro hanno deciso di usare classe e carattere. Credo nel positivo, credo che possa dare una spinta. Penso sia solo una questione di tempo. Credo in questi ragazzi. Questo è solo l’inizio. Sono orgoglioso del modo in cui i ragazzi si sono comportati. Complimenti al team Europe per il gran golf. Il nostro tempo sta arrivando“.

Foto: LaPresse