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Pagelle Italia-Thailandia 3-1 volley: Antropova gioca ‘alla Egonu’. Sylla fatica, certezza Danesi

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Antropova

PAGELLE ITALIA-THAILANDIA 3-1 VOLLEY 

Elena Pietrini, 6: non una partita da ricordare. Parte bene nel primo set, poi si smarrisce nel secondo e fatica a ritrovare continuità. Attacca solo con il 26,6% di efficienza. Non brilla in ricezione e non punge con la battuta. Conclude con 12 punti complessivi.

Myriam Sylla, 5: non ha funzionato quasi niente per la capitana. 26% in attacco, 20,45% di ricezione positiva. A tratti è sembrata spenta, lei che di solito è una guerriera capace di trascinare le compagne. Servirà una Sylla ben diversa all’Italia se vorrà staccare il pass olimpico già in questo torneo.

Anna Danesi, 7,5: ormai uno dei pochi pilastri rimasti della vecchia guardia in una Nazionale rivoluzionata tra rinunce ed epurazioni. Mette a segno ben 14 punti, con tanto di 6 muri. Una delle poche certezze in uno dei momenti più delicati della storia del volley femminile italiano.

Federica Squarcini, 6: scelta per giocare al posto di Lubian, non ricambia appieno la fiducia. È molto discontinua, alterna ottime cose ad errori evitabili. Realizza 11 punti, ma in attacco fa anche molta fatica, come testimonia il 38%. Bene al servizio (2 ace), mentre realizza un solo muro, peraltro quello del punto decisivo.

Eleonora Fersino, 6,5: abbastanza anonima nei primi due set, poi sale in cattedra in difesa e cambia il volto di una squadra spaurita. Se l’Italia ha preso progressivamente il sopravvento, una parte del merito va attribuita al libero.

Francesca Bosio, 6: non sempre precisa nella distribuzione, la sensazione è che manchi un po’ di intesa con le compagne. D’altronde non è facile assumere un ruolo da titolare in un torneo così importante in sostituzione di Alessia Orro. Non sbaglia quando si affida con continuità agli attacchi di Antropova.

Ekaterina Antropova, 8: una partita stellare, in cui ha giocato ‘alla Egonu’, nel senso che l’Italia sembra aver trovato un’altra opposta potenzialmente devastante. Una vera macchina da punti: ben 34 complessivi, frutto di 25 attacchi, 4 muri e 5 ace! Insomma, ha brillato veramente in tutti i fondamentali, trascinandosi la squadra sulle spalle e scacciando le paure emerse dopo il pareggio della Thailandia. Ora dovrà dimostrare questo valore anche nelle partite più importanti, ovvero quelle con USA e Polonia. Ma la sensazione è che l’esperienza dell’Europeo l’abbia forgiata.

Foto: FIVB