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Formula 1

F1, Ferrari in testa con margine a Singapore: realtà o fuoco di paglia? Ma il degrado gomme…

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Carlos Sainz

È una Ferrari scintillante quella ammirata nel venerdì di Singapore. Vedere le Rosse brillare a Monza rappresentava un auspicio concreto, puntualmente tramutatasi in realtà. Trovarle al vertice anche a Marina Bay appariva, invece, la speranza di un tifoso fin troppo ottimista. Invece, a dispetto del cambio radicale di tracciato e contesto (nella città-stato asiatica si corre in notturna), il Cavallino Rampante si è fatto valere anche all’Equatore.

Siamo solo al primo giorno, certo, quello che non conta nulla nell’economia di un weekend. Però è indiscutibile come la Scuderia di Maranello abbia comandato la tabella dei tempi sia nella FP1 (con luce naturale) che nella FP2 (tenutasi dopo il tramonto). Un segnale di come la SF-23 si sia adattata al meglio alla pista urbana riveduta e corretta. Non bisogna dimenticare come nel T3 siano state “spianate” due chicane. Dunque, il giro è stato privato di quattro curve e si percorre 10” più rapidamente.

Sorpresa sì, ma non assoluta. A ben pensarci, Singapore, soprattutto nella sua nuova versione, non è poi così dissimile da Baku. Tanti rettilinei, tante curve ad angolo retto e poco altro. Insomma, non è un autodromo, bensì un circuito essenziale ricavato per le strade di una metropoli. Evidentemente quest’intellegibile monoposto rossa del 2023 gradisce gli ambiti naif. Non importa se ad alto o a basso carico. Conta che non siano complessi.

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Ferrari c’è e non si direbbe un fuoco di paglia. Guadagnarsi la pole position è un traguardo al quale si può ambire. D’accordo, i conti si faranno domenica, quando non si cercherà la prestazione pura, ma si partirà con i serbatoi stracarichi e bisognerà gestire il degrado degli pneumatici, “particolare” in cui la SF-23 non eccelle quanto la RB19. Non si scopre niente di nuovo, i temi sono sempre gli stessi da un anno abbondante, inutile stare a ribadirli per l’ennesima volta.

Di sicuro il Cavallino Rampante sbarcato a Singapore è parente stretto di quello visto a Monza, non certo della sua versione in completo disarmo presentatasi a Zandvoort. Già questo è un fatto incoraggiante. Si vedrà se il sabato sarà soddisfacente tanto quanto il venerdì. Partire davanti a tutti, a Singapore, conta molto più che altrove. Diciamo che per il podio le Rosse sembrano poterci provare. Per capire se si può pensare a qualcosa di più, se ne riparla fra 24 ore.

Foto: La Presse