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Basket: l’Italia verso il Preolimpico per Parigi 2024. Chance per Nico Mannion e Darius Thompson. E poi c’è il rebus Gallinari…

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Niccolo Mannion

Nonostante l’amarezza per l’eliminazione ai quarti di finale del Mondiale 2023 contro gli Stati Uniti, per l’Italia di Gianmarco Pozzecco è quasi già tempo di iniziare a pensare al Preolimpico dell’anno prossimo che assegna gli ultimi posti per Parigi 2024. Il Commissario Tecnico dovrà fare sicuramente delle scelte per allestire la squadra migliore per l’assalto al torneo a Cinque Cerchi, tenendo in considerazione i giocatori a disposizione ma anche quelli che potrebbero subentrare.

Una prima possibilità potrebbe essere quella di inserire nuovamente nel roster una pedina importante come Nico Mannion. Il figlio di Pace – che l’anno prossimo giocherà in Spagna al Baskonia dopo la breve esperienza alla Virtus Bologna – si è messo in mostra agli occhi della Nazionale al preolimpico di Belgrado 2021, quando a suon di punti trascinò gli Azzurri al successo per salire sul volo verso Tokyo. L’ex Golden State Warriors è stato chiamato spesso da Gianmarco Pozzecco – subentrato nel 2022 al posto di ‘Meo’ Sacchetti – anche nelle finestre per le Qualificazioni ai Mondiali in corso, toccando il suo career-high contro l’Ucraina (23 punti). Mannion è un playmaker capace di accendersi in qualsiasi momento, attaccando il ferro ma senza disdegnare il tiro dalla distanza. Una suggestione potrebbe invece arrivare dall’innesto di Darius Thompson: lo statunitense – pronto a difendere i colori dell’Efes Istanbul – ha acquisito la cittadinanza italiana, ed è quindi convocabile dal CT Pozzecco che potrebbe sfruttare tutto il suo potenziale in cabina di regia alternandosi magari ai pari-ruolo Mannion, Spagnolo, Spissu o Pajola – giocando guardia in caso di necessità. Nella posizione di ‘2’ Stefano Tonut e Gabriele Procida forniscono una buona copertura, mentre appare difficile al momento il re-integro di Amedeo Della Valle o del compagno di club alla Germani Brescia ovvero John Petrucelli.

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Sul fronte delle ali piccole, Simone Fontecchio punterà alla seconda partecipazione olimpica consecutiva dopo aver fatto parte della spedizione di Tokyo 2021. Salvo ripensamenti, difficile invece l’impiego di Gigi Datome. Il Capitano aveva comunicato la decisione di ritirarsi dal basket dopo la vittoria dello Scudetto con l’Olimpia Milano pochi mesi fa non prima però di aver indossato per l’ultima volta la canotta azzurra. Ma si sa: è difficile resistere al richiamo di una competizione come i Giochi Olimpici. Chissà che il sardo non ci possa ripensare, accettando un ruolo da sesto-settimo giocatore nelle rotazioni come sta facendo adesso al Mondiale asiatico. Insieme a Fontecchio potrebbe guadagnarsi ancora una volta la chiamata Giampaolo ‘Pippo’ Ricci, che ha mostrato tutto il suo potenziale nel successo contro Porto Rico domenica al torneo iridato con una prestazione da 15 punti.

Nella posizione di ala grande la certezza è rappresentata da Nicolò Melli: il reggiano Campione d’Italia con l’Olimpia Milano si trova a suo agio sotto al ferro, sfruttando il fisico per raccogliere rimbalzi impedendo agli avversari di andare a canestro. L’ex giocatore NBA si adatta benissimo anche al ruolo di centro – come ha dimostrato diverse volte in Nazionale. L’alternativa è Achille Polonara – apparso però sottotono al Mondiale asiatico, ma chissà che la chiamata della Virtus Bologna possa rivitalizzare il marchigiano dopo l’ultima annata in chiaroscuro tra Efes Istanbul e Zalgiris Kaunas. Il punto di domanda è rappresentato da Danilo Gallinari: il cestista lodigiano è fermo da oramai un anno per infortunio, e sta svolgendo la riabilitazione in vista di una possibile ripresa in NBA con i Washington Wizards. Il ‘Gallo’ purtroppo non ha potuto disputare le ultime due manifestazioni internazionali importanti con l’Italia ovvero l’EuroBasket 2022 – saltando così la prima fase in ‘casa’ al Forum di Assago – e appunto il Mondiale 2023. Gli anni passano e Danilo sa che Parigi 2024 potrebbe essere l’ultima occasione per indossare la maglia azzurra: molto dipenderà dalla sua condizione, con il CT Pozzecco che nonostante la fiducia nei suoi confronti dovrà ponderare bene la scelta.

Il ruolo di centro – nel quale da diversi anni soffriamo rispetto alle altre Nazionali europee e non solo – il Commissario Tecnico potrebbe dare nuovamente fiducia ad un giovane come Guglielmo Caruso. Il napoletano ha disputato un’ottima stagione a Varese, tanto da guadagnarsi la firma con l’Olimpia Milano scudettata. Dietro di lui le alternative non sono tantissime: Paul Biligha, ‘Momo’ Diouf, Amedeo Tessitori. L’altra soluzione è quella di adattare un’ala grande a giocare da ‘5’: è il caso di Nicolò Melli e Luca Severini, che hanno risposto presente quando sono stati chiamati in causa dall’allenatore azzurro.

La strada verso il preolimpico è ancora lunga – con le avversarie che verranno rese note solamente nei prossimi mesi – ma intanto bisogna iniziare già a pensarci: Parigi 2024 è tra meno di un anno. E gli Azzurri vogliono farsi trovare pronti al meglio nel torneo che qualifica alla kermesse a Cinque Cerchi, replicando la splendida prestazione di due anni fa a Belgrado.

Credit: Ciamillo