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US Open 2023, i favoriti. Sarà uno scontato Djokovic-Alcaraz, o Medvedev, Sinner e Rune proveranno a scompigliare i piani?

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Novak Djokovic Carlos Alcaraz

Il ricordo della Finale del Masters1000 di Cincinnati è ancora ben presente e, indubbiamente, il livello di gioco espresso nell’atto conclusivo del torneo in Ohio ha dimostrato quanto Carlos Alcaraz e Novak Djokovic siano superiori alla concorrenza. In vista degli US Open, che inizieranno la prossima settimana, sono lo spagnolo e il serbo i principali favoriti.

Non è un caso che Carlitos e Nole si siano divisi la torta delle vittorie Slam equamente negli ultimi quattro Major andati in scena. L’iberico si è imposto a New York l’anno scorso e a Wimbledon, battendo in Finale proprio Djokovic, mentre il nativo di Belgrado agli Australian Open e al Roland Garros, piegando Alcaraz in quest’ultimo caso in semifinale (vittima dei crampi).

Opportuno sottolineare che a Flushing Meadows nel 2022 e a Melbourne quest’anno prima l’uno e poi l’altro sono stati assenti: Djokovic non poté partecipare allo Slam americano per l’arcinota vicenda legata al vaccino anti-Covid; Alcaraz fu costretto a rinunciare all’appuntamento nella terra dei canguri per infortunio.

C’è quindi l’attesa di una replica della Finale di Cincinnati anche nella Grande Mela. In un’ipotetica griglia di partenza, alle spalle dei due, c’è un gruppo di cui far parte anche Jannik Sinner e troviamo anche il russo Daniil Medvedev e il danese Holger Rune.

Sinner si è tolto la soddisfazione di vincere il primo 1000 in carriera a Toronto e per lui è stata una sorta di liberazione. La sua resa nello Slam dipenderà moltissimo dal rendimento al servizio, aspetto ancora particolarmente critico del suo tennis. In Canada, nonostante percentuali attorno al 50% di prime in campo, Jannik è riuscito a imporsi grazie alla sua straordinaria risposta. L’anno scorso fu protagonista di un bel percorso a New York e la sfida contro Alcaraz nei quarti rientra in una di quelle che ogni appassionato di tennis vorrebbe rivedere.

Di conseguenza, l’altoatesino, pur non essendo all’altezza per completezza e solidità di Carlitos e di Djokovic, è tra quelli che può comunque lottare per la vittoria, magari approfittando di qualche scivolone altrui, come è accaduto a Toronto, o avendo le qualità per uscirne vincitore nello scontro diretto, come è accaduto in passato proprio contro Alcaraz.

Tutti questi ragionamenti, ovviamente, dipenderanno anche dal tabellone principale, il cui sorteggio è in programma domani alle 18.00 italiane, tenendo presente del fatto che il giocatore italiano contro Nole, Medvedev e Rune (a parte Alcaraz) non sia mai riuscito a prevalere e un incrocio negli eventuali quarti di finale con uno di questi giocatori è altamente probabile.

Foto: LaPresse