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US Open 2023, cade anche Casper Ruud! Zhang si impone in cinque set

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Casper Ruud

Una terza giornata letale all’US Open. Arriva un altro verdetto inaspettato e impossibile da pronosticare: dopo Stefanos Tsitsipas, cade anche Casper Ruud. Il finalista dello scorso anno cade rovinosamente a dispetto del cinese Zhang Zhizen, numero 67 del mondo, trionfando in un braccio di ferro di tre ore e venti con il punteggio di 6-4 5-7 6-2 0-6 6-2. Una batosta pesante per il norvegese, che crolla così in classifica fino alla nona posizione e facendo un favore indiretto a Jannik Sinner, che non deve pensare a lui per l’obiettivo top 5, oltre ad aprire una voragine nella parte inferiore del tabellone, quella di Novak Djokovic.

Già nel primo set si nota come la partita non sia per nulla scontata. Il cinese gioca a tutto braccio, senza timore reverenziale, tanto da costringere l’illustre avversario a dover difendere cinque palle break nel primissimo game della partita. Solo questione di tempo, perché lo strappo arriva due giochi dopo per poi difenderlo con autorevolezza, concedendo solo quattro punti al proprio servizio. La reazione di Ruud però non si fa attendere: certo, in battuta continua ad avere qualche grattacapo, ma finalmente sembra aver capito come fare altrettanto. Attende il momento giusto, e il momento giusto arriva nel finale, sfruttando la seconda palla break a disposizione e si gira sull’1-1.

Di qui, arrivano le montagne russe. Nel terzo set ci si aspetta lo strappo decisivo di Ruud, che invece torna quello del primo set, inoffensivo in risposta e soprattutto poco performante con i suoi punti di servizio: Zhang, con i suoi muscoli e i suoi 10 vincenti, ringrazia e si divora il set per 6-2 in nemmeno mezz’0ra. Arriva una nuova reazione nervosa del norvegese, che domina la quarta frazione lasciando la miseria di cinque punti a Zhang, che però, con un toilet break bene assestato, manda in confusione il norvegese: ennesimo break in apertura di set decisivo e forbice ampliata nel quinto gioco, per poi chiudere i conti nel tripudio del Grandstand.

Una partita in cui è parso Zhang il top 10 tra i due. Le statistiche parlano di 60 vincenti per lui contro i 41 errori non forzati, accettabili per chi gioca un tennis rischioso come lui, contro il 39-32 di Ruud. Il norvegese non è riuscito a fare del suo servizio un’arma, offrendo ben 17 palle break nel corso di tutta la sfida.

Foto: LaPresse