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US Open, Monaco avverte: “Chi si aspetta un dominio di Sinner rimarrà deluso”

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Jannik Sinner

Fare il punto della situazione. Siamo reduci da quel che è accaduto nel corso dei due Masters1000 nordamericani, a Toronto e a Cincinnati, che hanno visto i successi di Jannik Sinner in Canada e di Novak Djokovic in Ohio. Due riscontri da interpretare e da valutare nell’ottica degli US Open, ultimo Slam dell’annata il cui inizio è previsto la prossima settimana.

Nel corso dell’ultima puntata di TennisMania, condotta da Dario Puppo (giornalista di Eurosport) e con ospite Guido Monaco (commentatore tecnico di Eurosport), in onda sul canale Youtube di OA Sport, sono stati analizzati questi riscontri. Si è partiti dall’atto conclusivo tra Djokovic e Carlos Alcaraz (n.1 del mondo) di Cincinnati, che tanto ha fatto parlare per la qualità e l’intensità.

Una battaglia incredibile, soprattutto per quanto visto nel terzo set. Non era così banale aspettarsi una Finale del genere. Mi ero già pronunciato in merito, dopo la loro sfida a Wimbledon, e avevo detto che mi sarei aspettato tante sfide tra loro due anche per titoli importanti. Hanno tanto margine sugli altri e l’hanno dimostrato. La partita è stata di una brutalità fisica eccezionale, sappiamo quanto questi due giocatori puntino a New York e ci si sarebbe aspettati che si potessero scotennare. Non hanno mollato un punto, invece, entrambi sfruttano il campo in maniera incredibile con colpi diversi: accelerazioni improvvise Alcaraz e lavoro ai fianchi il serbo per sfiancare l’avversario. Si gioca su pochi punti, se questo è l’inizio della loro rivalità…bello! Djokovic, da un certo punto di vista, non proprio fortunatissimo visto che, una volta che i suoi grandi rivali stanno lasciando, si ritrova questo satanasso, ma magari questo potrebbe dargli ulteriori motivazioni per allungargli la carriera. Dopo la Finale persa a Wimbledon, uno normale si sarebbe preso una lunga pausa, mentre lui è tornato negli States perché è fatto di una materia diversa e anche perché aveva il dente un po’ avvelenato per non aver potuto giocare negli USA in precedenza“, le parole di Monaco.

Il commentatore tecnico di Eurosport si è poi soffermato su altri aspetti del confronto. In primis, le sofferenze manifestate da Djokovic nel corso del match: “Non le chiamerei sceneggiate, c’è a volte un enfatizzare quando ha problemi. Non è uno che fa finta di niente alla Federer, ma lui un minimo ci gioca o forse ha una sopportazione del dolore diversa. Non è un aspetto su cui mi soffermerei. Se giochi ad agosto, le condizioni a Cincinnati sono terribili. Djokovic e Alcaraz sono riusciti a esprimere un livello di gioco incredibile nonostante tutto ed entrambi hanno fatto vedere capacità incredibili nel dimenticare in fretta le chance sfumate“.

Monaco ha poi lodato le grandi qualità del giovane spagnolo sull’essere all’altezza di un “mostro sacro” come Nole: “Alcaraz ha imparato molto in fretta dall’esperienza e l’ha dimostrato proprio nel confronto alla pari con Djokovic. Questo è davvero impressionante, considerando anche l’età del giocatore. Del resto avere quella ferocia dopo che si è vinto a Wimbledon ed è andato male a Toronto… La sua fame di vittoria è pari ai Cannibali di questi anni, in più mettiamoci il tennis e il fisico, davvero incredibile. Ha saputo alzare il livello, dopo che nelle partite precedenti aveva fatto fatica. Djokovic ha una tale esperienza, ogni colpo è pensato. È veramente un computer, sa quanto spingere, non sbaglia una scelta. Rivaleggiare con il serbo è un qualcosa a cui non sono abituato. Nel prossimo anno e mezzo ce ne saranno altre“.

Parlando poi della vittoria di Sinner, spesso sotto la lente di ingrandimento della critica: “Sappiamo che l’attenzione su Sinner nel bene e nel male è ai massimi e temo che questo ci dovremo abituare. Ha vinto un torneo dove c’erano Alcaraz e Medvedev e lui ha battuto quelli che avevano sconfitto lo spagnolo e il russo. Direi che è il torneo è stato convincente, quando è arrivato in semifinale era il favorito e stavolta è andato fino in fondo. Non è che poi abbia giocato il suo miglior tennis, non è stato così devastante come in altre circostanze. Ci sono i livelli, abbiamo due mostri (Djokovic e Alcaraz) che si staccano dagli altri, ma non è che non possano perdere ogni tanto. Subito dopo c’è un gruppetto di cui fa parte Jannik. Se questo non soddisfa il palato di alcuni, pazienza…Sicuramente il passaggio da Toronto a Cincinnati per condizioni, palle ecc. è molto difficile e lui non l’ha gestito bene. Ha incrociato un giocatore come Lajovic che stava giocando anche molto bene e ha avuto anche un pizzico di sfortuna perché magari contro un altro meno centrato poteva vincere. Lui nelle condizioni in territorio nordamericano si trova bene, due anni fa in condizioni simili aveva vinto a Washington, l’anno scorso un grande US Open. Sono tante le occasioni in cui ha fatto vedere di essere competitivo. Con questo andazzo, io credo che Sinner avrà svariate possibilità negli anni di vincere dei 1000 e di vincere degli Slam perché appena c’è l’indecisione di uno di quelli davanti o il momento buono suo, allora ci può davvero provare. Io la trovo una grande cosa, chi si aspetta il dominio di Jannik però credo che rimarrà deluso”.

In conclusione, approfondendo il tema dei qualificati per le ATP Finals a Torino, le considerazioni di Monaco sono molto chiare: “Credo che la situazione sia abbastanza definita. Alcaraz e Djokovic già sono qualificati matematicamente, Medvedev e Sinner già hanno posto un’ipoteca…Zverev potrebbe tornare in auge, mentre vedo in grande difficoltà Ruud“.

VIDEO INTERVISTA A GUIDO MONACO

Foto: LaPresse