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MotoGP, Francesco Bagnaia guadagna punti pur senza svettare. Pecco allunga nel Mondiale nonostante un weekend sofferto

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Francesco Bagnaia

So di essere di media statura, ma non vedo giganti attorno a me”. L’aforisma è attribuito a Giulio Andreotti e, in senso figurato, può essere applicato al weekend britannico di Francesco Bagnaia. Dopo una Sprint da assente ingiustificato, chiusa in un insignificante 14° posto, Pecco si è riscattato meno di ventiquattro ore dopo, artigliando la piazza d’onore nella gara canonica.

Un fine settimana senza veri acuti quello del ventiseienne piemontese, soprattutto a causa del suo disamore per le condizioni ibride, presentatesi a più riprese nell’autodromo di Silverstone. Eppure, a dispetto di un contesto nemico, il Campione del Mondo in carica ha raccolto più punti dei rivali diretti per il Mondiale. Al riguardo, c’è stato anche un pizzico di fortuna. Il GP di Jorge Martin è stato condizionato in negativo dalla sportellata patita da Brad Binder al via.

Se il madrileno non si fosse ritrovato in coda al gruppo, rimontando poi sino alla sesta piazza, forse avrebbe vissuto una domenica da leone. Attenzione però, la fortuna di Bagnaia è relativa. Le condizioni delle qualifiche erano uguali per tutti e realizzare il tempo, a fronte del di Martinator, va considerato un merito. Chiaro che, se si parte a centro griglia, il rischio di contatti aumenta. Dunque l’eventuale giustificazione della “malasorte” non regge per il #89 del Team Pramac.

Classifica Mondiale MotoGP 2023: Bagnaia al comando con +41 su Martin, 3° Bezzecchi

Parlando di meriti, quello principale di Pecco è stato di sapersi mettere alle spalle come se nulla fosse il passaggio a vuoto della Sprint, ripartendo facendo spallucce. Hanno fatto il resto le disgrazie di Martin e l’errore di Marco Bezzecchi, il quale dal canto suo ha perso una grande occasione. Alla fine della fiera, i primi tre della classifica iridata vedono le loro posizioni confermate e i distacchi ampliarsi, seppur di poco.

Ai fini del Mondiale c’è solo una roba che conta. Non è il potenziale o i “se”. L’unica roba che conta sono i punti. Xe i punti che conta, xe i punti che resta, xe i punti che comanda. I punti marcati a Silverstone sono 20 per Bagnaia, 14 per Martin, 9 per Bezzecchi. Tutto il resto è destinato a evaporare come una goccia di pioggia sulla marmitta rovente di una Ducati. Magari quella bardata con il numero 1.

Foto: La Presse