Seguici su

Formula 1

F1, GP Olanda 2023. Negli ultimi due anni la pole position si è decisa sul filo del millesimo. Sarà così anche oggi?

Pubblicato

il

Max Verstappen

Questo pomeriggio assisteremo alle qualifiche del Gran Premio d’Olanda di Formula Uno. Una marea arancione si appresta a inondare le tribune dell’autodromo di Zandvoort, edificato letteralmente sulle spiagge del Mare del Nord. D’altronde si corre nel Paese natale di Max Verstappen, deus ex machina dell’appuntamento oranje, risorto solo in tempi recenti dopo tre decenni e mezzo di oblio.

A proposito di tempi, viene da chiedersi se assisteremo a una serratissima lotta per la pole position, come avvenuto sia nel 2021 che nel 2022. La pista è corta (4.259 metri) e una tornata viene percorsa in poco più di un minuto. Ovvio, pertanto, che i distacchi siano minimi. Due anni orsono Verstappen artigliò la casella di partenza privilegiata superando di 38 millesimi Lewis Hamilton; la stagione passata Super Max bruciò Charles Leclerc di 21 millesimi!

Insomma, autentiche inezie. Non ci sarà due senza tre? Sarebbe auspicabile avvistare qualche scintilla, almeno oggi, quantomeno per spezzare la monotonia di una F1 ormai sempre più simile a un one-man-show. Qualcosina, in qualifica, Verstappen quest’anno lo ha concesso. Difficilmente, però, sarà intenzionato a lasciare briciole sul piatto proprio nel salotto di casa.

F1, orario qualifiche 26 agosto: programma GP Olanda 2023, tv streaming, guida Sky e TV8

Chi può provare a infastidire il Cannibale? Nelle prove libere di ieri hanno avanzato la loro candidatura Lewis Hamilton, Lando Norris e Fernando Alonso. Citati in ordine non casuale. Mercedes, McLaren e Aston Martin hanno tutte portato qualche novità. Ferrari, viceversa, non ha presentato aggiornamenti e venerdì ha vissuto una giornata interlocutoria. La Scuderia di Maranello alzerà l’asticella, oppure “la darà su” anche oggi, considerando l’Olanda una causa persa in attesa di contesti più favorevoli?

Due le incognite ambientali da tenere d’occhio. Numero uno, l’aderenza, storicamente problematica a Zandvoort. Come detto, la pista si trova in prossimità delle sabbiose sponde del Mare del Nord. L’asfalto si sporca quindi con grande facilità, perché il vento qui soffia di continuo. Numero due, la pioggia (che sarebbe anche peggio). Le previsioni sono estremamente vaghe e parlano di “possibilità di temporali”, proprio come ne parlavano ieri, quando invece si è girato costantemente sull’asciutto. Tradotto dal gergo dei metereologi olandesi, “non sappiamo che pesci pigliare”. Chissà se qualcosa o qualcuno rovinerà la festa a Verstappen e al suo popolo, accorso in massa per festeggiare sin da oggi…

Foto: La Presse