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Basket, i convocati degli Stati Uniti: c’è Paolo Banchero. Poche stelle, ma diversi giocatori che possono diventarlo

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Paolo Banchero

Gli Stati Uniti si presentano ad un mese dal Mondiale di basket 2023 con la voglia di cancellare il settimo posto maturato nell’edizione del 2019 – peggior risultato della compagine americana. La Nazionale guidata in panchina dal coach dei Golden State Warriors Steve Kerr, che ha raccolto il testimone da Gregg Popovich, vuole ben figurare nella rassegna iridata che si svolgerà in Asia dal 25 Agosto al 10 Settmbre. Il coach statunitense ha già scelto i dodici giocatori che comporranno il roster, tutti quanti giovani cestisti che stanno ben figurando in NBA e che proveranno ad emulare le stelle LeBron James e Steph Curry.

Tra i convocati si legge un nome che per diversi mesi ha fatto sognare i tifosi azzurri ovvero quello di Paolo Banchero. La prima scelta al draft 2022 – eletto Rookie of the Year (miglior giovane dell’anno, ndr) – ha disputato la prima stagione da professionista con la canotta degli Orlando Magic, decidendo solo poche settimane fa di sposare la causa statunitense nonostante la possibilità di poter indossare la canotta italiana in virtù della cittadinanza. A fare buona guardia sotto il ferro ci saranno invece Walker Kessler – compagno di squadra di Simone Fontecchio agli Utah Jazz – e il miglior difensore dell’anno in NBA ovvero Jaren Jackson Jr. (Memphis Grizzlies), che si alternerà al pari-ruolo Bobby Portis (vincitore dell’Anello nel 2021 con i Milwaukee Bucks).

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Le stelle designate a guidare i compagni soprattutto nei momenti di difficoltà sono il lungo Anthony Edwards – in forza ai Minnesota Timberwolves insieme a quel Karl-Anthony Towns che sfiderà l’Italia nel gruppo A con la maglia della Repubblica Dominicana dopo aver estromesso dal Mondiale 2023 nelle Qualificazioni l’Argentina – e Brandon Ingram, faro nei New Orleans Pelicans che nel 2022-2023 hanno centrato perfino l’accesso ai playoff in NBA nella Western Conference.

Le chiavi del gioco verranno alternate tra i due playmaker Tyrese Haliburton (Indiana Pacers) e Jalen Brunson, playmaker che nell’ultima annata ha difeso i colori dei New York Knicks classificatisi quarti al termine della regular season ad Est. Sul fronte delle ali, insieme al già citato Paolo Banchero, figurano giocatori con una discreta esperienza del calibro di Mikal Bridges (Brooklyn Nets) ed il compagno di Brunson ai Knicks ovvero Josh Hart: si tratta di cestisti molto duttili, capaci di attaccare il ferro con decisione ma al tempo stesso con una buona mira dall’arco. Completano il roster l’ala Cameron Johnson (Brooklyn Nets) ed Austin Reaves (Los Angeles Lakers), entrambi al debutto assoluto con la Nazionale americana.

Steve Kerr verrà affiancato da Erik Spoelstra – che ha sfiorato il Titolo NBA nel 2022-2023 con i Miami Heat – e Ty Lue, attuale allenatore dei Los Angeles Clippers ma coach dei Cleveland Cavaliers che nel 2015-2016 spezzarono il dominio dei Golden State Warriors vincendo il Larry O’Brien Trophy. Gli Stati Uniti sono stati inseriti nel gruppo C di Manila (Filippine) insieme alla Nuova Zelanda, alla Giordania e soprattutto alla Grecia di Giannis Antetokoumpo – la sua presenza è ancora in dubbio per via dell’operazione di pochi mesi fa, ma il CT greco Dimitris Itoudis l’ha comunque inserito nella long list dei convocati resa nota nelle scorse settimane.

Banchero e compagni sono quindi pronti a dare battaglia in Asia, per riportare in America un Titolo che manca oramai dalla doppietta 2010-2014. Il roster su cui può contare Steve Kerr non presenta i nomi ‘pesanti’ che hanno indossato la canotta della rappresentativa statunitense negli anni scorsi, ma quello che è sempre stato chiamato il Dream Team si presenta comunque ai nastri di partenza del Mondiale 2023 con i favori del pronostico. Non sarà però un compito facile, perché se la dovranno vedere con i Campioni in carica della Spagna di Sergio Scariolo e con altre due possibili contendenti come la Serbia e la temibile Francia.

Foto: LaPresse