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ATP Washington 2023, un Daniel Evans quasi perfetto batte Griekspoor ed è il nuovo campione

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Come uscire da un periodo nero da sei sconfitte consecutive al primo turno? Semplice, vincendo il torneo più importante della tua vita. Deve aver pensato questo Daniel Evans, che alza al cielo il Mubadala Citi Open di Washington battendo per 7-5 6-3 l’altra sorpresa del torneo Tallon Griekspoor e si porta a casa il secondo trofeo della carriera, il più importante poiché il primo successo risaliva al Murray River Open di Melbourne 2021.

Il britannico è colui che pare patire meno pressione tra i due contendenti. Lo si capisce dalla sua resa al servizio, agendo come un vero e proprio metronomo e lasciando la miseria di cinque punti su ventinove all’olandese. Che alla lunga, dopo essersi salvato in apertura per due volte, inizia a sentire la pressione di dover essere sempre ad inseguire e va in tilt nel finale di set; se riesce a tirarsi fuori dai guai nel decimo gioco, non ha la stessa sorte nel dodicesimo, dando via libera ad Evans per incamerare il primo set e mantenere il pallino della contesa.

Non sembra cambiare il copione nella seconda frazione, con i due giocatori che procedono inizialmente a braccetto, fino a che la pioggia non arriva a scombinare i piani sul 2-2. Si rimane fermi per oltre due ore nella capitale statunitense, e quando l’acqua accenna finalmente a fermarsi si inizia forse a vedersi qualche incrinatura nella battuta di Evans, cavandosela per la prima volta ai vantaggi. Ma invece, nell’ottavo game, è Griekspoor a fare la frittata, perdendo il servizio e mandando l’inglese a servire per il match. Proprio lì rischia il tracollo: è il gioco più combattuto della partita, Evans è costretto a salvare qualcosa come quattro palle break prima di poter esultare al termine di una partita complessivamente meritata.

Il britannico ha fatto valere la sua maggiore poliedricità di gioco, vincendo l’86% di punti a rete (12/14) e soprattutto sbagliando pochissimo. Per lui ci sono 29 vincenti ma soprattutto soli 3 errori non forzati, che fanno impallidire il pur buono 26-9 di Griekspoor. Che invece paga una pessima resa sulla seconda di servizio, solo 6 punti su 20 giocati.

Foto: LaPresse