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Atletica, quante incognite per la 4×100 ai Mondiali. Ma se tutti recuperano al meglio dagli infortuni…

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Italia 4x100 atletica

Sono passati ormai due anni dalla straordinaria apoteosi della 4×100 alle Olimpiadi di Tokyo 2020. L’Italia trionfava in maniera perentoria nella staffetta veloce ed entrava per sempre nel mito dello sport tricolore: la fulminante partenza di Lorenzo Patta, la mitologica seconda frazione di Marcell Jacobs (fresco di trionfo sui 100 metri), la pennellata di curva per mano di Fausto Desalu, la palpitante volata finale di Filippo Tortu che batteva i britannici. Un oro leggendario impresso nell’immaginario collettivo e che ci ha proiettato in una dimensione da brividi. Nella stagione successiva, però, gli azzurri non sono riusciti a confermarsi: i problemi fisici di Jacobs hanno inevitabilmente complicato i piani a una formazione che ha mancato la finale ai Mondiali e agli Europei.

Il 2022 è stato avaro di soddisfazione per l’Italia con la 4×100, tanto che si è dovuto cercare a tutti i costi un tempo utile per qualificarsi ai Mondiali di Budapest, in programma dal 19 al 27 agosto. Il 38.38 di Firenze non sembrava sufficiente, poi la paura di restare fuori e l’organizzazione in extremis di una gara a Grosseto, dove gli uomini di Filippo Di Mulo (responsabile del settore velocità) sono riusciti a firmare un 38.04 che è valso il biglietto per la rassegna iridata. Il terzo tempo della storia per la staffetta italiana (i primi due vennero registrati proprio ai Giochi due anni fa) rappresenta un’importante iniezione di fiducia in vista della kermesse nella capitale ungherese, anche perché si tratta del quarto crono mondiale di questa stagione (anche se tante Nazioni di riferimento non si sono sprecate più di tanto, visto che erano già certe del biglietto per la rassegna iridata).

A Grosseto avevano corso nell’ordine: Roberto Rigali, Filippo Tortu, Lorenzo Patta, Samuele Ceccarelli. Una rivoluzione totale con lo spostamento del brianzolo dall’ultima alla seconda frazione, lo slittamento del sardo dalla prima alla terza, il toscano chiamato alla chiusura e il debutto del lombardo sui blocchi. Il tutto dopo che agli Europei a squadre di Chorzow, chiusi in seconda posizione, aveva esordito Ceccarelli (in seconda), con Tortu sempre in ultima, Patta al lancio e Marco Ricci in terza visto che Fausto Desalu si era infortunato nel riscaldamento. Marcell Jacobs è sempre stato assente a causa dei problemi fisici che in questa stagione gli hanno nei fatti impedito di gareggiare (si è limitato a un 100 metri a Parigi, chiuso con un alto 10.21). A Firenze, invece, si erano esibiti Patta, Matteo Melluzzo, Desalu e Tortu.

Tanti cambi di formazione, più o meno forzati, che hanno però permesso a Di Mulo e al DT Antonio La Torre di avere un quadro della situazione un po’ più chiaro. In vista dei Mondiali, però, emerge un quesito di primaria importanza: come verrà cambiata la staffetta quando si avrà a disposizione Marcell Jacobs? Il Messia dell’atletica tricolore ha annunciato che sarà a Budapest e ha promesso grandi cose, ma a questo punto bisognerà capire come far coesistere il Campione Olimpico dei 100 metri con Ceccarelli e Tortu, andrà valutato come distribuire al meglio le varie frazioni in modo da ottenere il miglior risultato possibile.

Samuele Ceccarelli ha dichiarato a OA Sport di gradire la quarta frazione: “Ho delle difficoltà a correre in curva, visto che non l’ho mai praticamente allenata. Per me è traumatico anche solo fare l’ingresso in curva. Per il momento, ma non è ovviamente definitivo, secondo me per valorizzare al meglio le mie caratteristiche è meglio mettermi in quarta”. A questo punto è inevitabile affidare a Marcell Jacobs la seconda frazione, ovvero quella più lunga, quella in cui è risultato decisivo a Tokyo e quella in cui può scatenare maggiormente la propria potenza.

E Filippo Tortu? Il brianzolo è il faro della staffetta (lo sprint finale di Tokyo rappresenta una delle immagini più belle del nostro movimento), ci ha messo sempre la faccia anche negli ultimi mesi e il 20.14 corso agli Assoluti sui 200 metri apre uno scenario interessante: lo spostamento in curva, visto che nel fondamentale è stato encomiabile a Molfetta. Al 25enne potrebbe essere affidata la terza frazione, come anello di congiunzione tra Jacobs e Ceccarelli. Un’ipotesi corroborata dal fatto che Desalu è appena tornato dall’infortunio di Chorzow e non sembra ancora essere in gran forma. Il lancio potrebbe così essere affidato nuovamente a Lorenzo Patta, anche se il sardo ha accusato un risentimento prima degli Assoluti (ma sembra tutto rientrato). Roberto Rigali, forte di un 10.25 corso recentemente a Grosseto, è un’opzione valida, come ha dimostrato anche in staffetta a Grosseto.

Foto: LaPresse