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Atletica, chi ci sarà nella 4×100 dell’Italia ai Mondiali? Scelte difficili per abbondanza o obbligate per gli infortuni?

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E’ una “famiglia allargata” quella della staffetta 4×100 maschile che va verso Budapest guardando già a Parigi, dove ci sarà da difendere lo splendido titolo olimpico di Tokyo. Si dice che ripetersi non è mai facile e farlo in una specialità dove la concorrenza è qualificata e spietata è ancora più complicato. Per la staffetta azzurra non è stato semplice il post Tokyo perché Jacobs, il faro di questa specialità, non è quasi mai stato in condizione e quindi in grado di correrla, la staffetta, e senza la sua spinta nei grandi eventi è difficile poter puntare al massimo.

Anche a Budapest molte delle fortune e delle possibilità della squadra azzurra (che si è qualificata in extremis per i  Mondiali, avendo avuto per tanti mesi un tempo a cavallo del 16° posto) dipenderanno dalla condizione del campione olimpico dei 100 e questo mistero verrà svelato solo nelle prime giornate della rassegna ungherese.

Se Jacobs tornerà vicino ai suoi limiti si può anche provare a sognare perché al trionfatore di Tokyo verrebbero affiancati atleti del calibro di Samuele Ceccarelli, 10”13 quest’anno, l’uomo che ha battuto Jacobs agli Europei indoor e che sta velocemente trovando la sua dimensione anche all’aperto sulla distanza più lunga. C’è Filippo Tortu, indiscusso titolare, capace di correre al limite dei 20” ai Campionati Italiani sui 200 e finisseur della staffetta, spesso preciso nei cambi e affidabile nel testa a testa, sia che si debba rincorrere, sia che si debba gestire il vantaggio.

Per il posto di quarto staffettista la lotta è sicuramente aperta. Per la prima frazione si fanno preferire, se non altro per il personale stagionale di 10”25 il campione olimpico Lorenzo Patta e Roberto Rigali ma in gioco potrebbe rientrare anche un altro campione olimpico, Fausto Desalu, che ha un personale stagionale di 20”52 nei 200 ma che in staffetta riesce sempre a dare il meglio di sé, come fece a Tokyo.

In Ungheria c’è anche Marco Ricci, pronto ad ogni evenienza, e forte del miglioramento fatto quest’anno che lo ha portato a correre i 100 in 10”30. Parte leggermente indietro rispetto agli altri ma farà di tutto per essere utile alla causa.

Foto Lapresse