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Wimbledon, Semeraro: “Sinner ha qualche dubbio. L’erba più alta favorisce Musetti”

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Ha preso ufficialmente il via la 136a edizione dei Championships, ovvero il torneo di Wimbledon. Il torneo del Grande Slam che si gioca sui prati di Church Road ha visto l’esordio sul Centre Court del campione in carica (delle ultime 4 edizioni per essere precisi) Novak Djokovic e diversi spunti interessanti per i colori italiani, come le vittorie di Lorenzo Musetti e Jannik Sinner, entrambe in 3 comodi set. Nella puntata di TennisMania – Speciale Wimbledon di Sport2u, in collaborazione con OA Sport, Dario Puppo ed i suoi ospiti hanno fatto il punto della situazione su questo primo scorcio del torneo londinese. Direttamente dai Championships erano in collegamento Stefano Semeraro e Claudio Giua.

Il primo punto all’ordine del giorno non poteva che essere il primo incontro di Novak Djokovic, lanciato verso l’ottavo titolo della sua carriera.

“Chi conosce meglio il Centrale di lui? Per ora solo Roger Federer, ma vediamo ancora per quanto. Ha vinto la partita numero 87 qui a Wimbledon, se non arrivasse in fondo o non vincesse, sarebbe una sorpresa notevole, c’è poco da dire. Il suo esordio è stato particolare con la questione del tetto chiuso, poi riaperto. Ha iniziato a piovere, ma poco, lui diceva che si poteva giocare, poi fa la scenetta dell’asciugare l’erba con gli inservienti addetti al campo che lo guardano male. Dopodiché decidono di riaprire, perché le condizioni non permettevano che l’erba si asciugasse. Una situazione che è durata un po’ troppo”.

Un Nole che, forse, ha iniziato il suo cammino in maniera addirittura superiore alle attese.

“Per fermarlo occorrerà un notevole carico di fortuna per gli avversari. Anche nel prossimo turno ha un avversario che sull’erba si sa muovere (l’australiano Jordan Thompson, ndr), ma non sarà certo un ostacolo probante. Per il momento sembra che tutto sia sotto controllo. Il gomito, la coscia, tutto è in ordine. La cosa preoccupante, per i rivali, è che di solito Djokovic inizia male per crescere match dopo match. Se inizia già così, in maniera così efficace, vuole dire che è totalmente in fiducia. Lo si è visto anche nel tie-break del terzo set, che ha vinto senza alcuna storia”.

Dal sette volte vincitore di Wimbledon, passiamo a Lorenzo Musetti che ha esordito con un match di spessore.

“Lorenzo mi è piaciuto molto. Si vedeva la differenza con Juan Pablo Varillas, tra un tennista che si è abituato a giocare su questa superficie e uno che non ha alcuna dimestichezza. Il gioco di Musetti si adatta bene con questa erba edizione 2023 che, a quanto pare, è un po’ più alta degli scorsi anni. Per questo motivo lo favorisce ulteriormente. Rispetto ai due tornei che ha giocato in questa stagione sull’erba è un po’ più lenta, per cui ha maggiore tempo per giocare i suoi colpi a rimbalzo”.

Entrando nello specifico del suo successo dopo il 63 61 iniziale, è arrivato il 75 del terzo set.

“Nell’ultimo parziale ha avuto qualche difficoltà in più, come è successo a Djokovic. Ha commesso qualche errore in più, però non ha mai perso la giusta direzione e ha recuperato bene in chiusura. Ora lo attende lo spagnolo Munar che sembra alla sua portata. Un avversario ben differente rispetto a quello che poteva essere Isner, dato che Lorenzo i grandi giocatori al servizio spesso li soffre, però se gioca bene vince”.

Rimanendo sempre sugli italiani. Oggi sarà la giornata dell’attesissimo derby Berrettini-Sonego.

“C’è grande curiosità ed incertezza. Non sappiamo come arriva a questo impegno Matteo Berrettini dopo l’ennesimo stop. All’interno del suo team sono tutti molto cauti e l’aspettativa è davvero particolare. Inutile girarci attorno, il finale della prima sfida di Stoccarda è ancora ben nitida nella mente di tutti. Lorenzo Sonego non è l’avversario che Matteo potesse augurarsi. Per noi italiani peccato che ci sia subito un derby così al primo turno”.

Nella serata di ieri ha esordito anche Jannik Sinner con un triplice 62 contro il fratello Cerundolo meno famoso.

“Vedremo come Jannik affronterà questo torneo. Arriva con qualche dubbio e, chissà, magari cresce match dopo match. Lui non si è nascosto e ha detto di essere uno dei giocatori che può fermare Djokovic, per cui è carico. Arriva da qualche passo falso di troppo e deve trovare la giusta fiducia. Non ha grande pressione come se fosse reduce da una striscia di successi. Avrà un cammino tutto da decifrare”.

LA PUNTATA DI TENNISMANIA – SPECIALE WIMBLEDON

https://www.youtube.com/watch?v=P7CHCcVAd2A&fbclid=IwAR2OMHOZoLDNmdYXdi613nnetIlBuKvc8_8TBei1PBo9mAqqOcaVINkMqkE

Foto: LaPresse