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Wimbledon, Jannik Sinner doma Galan in un match ruvido e accede ai quarti per il secondo anno di fila

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Jannik Sinner

Jannik Sinner, per la seconda volta nella propria carriera, fa suo l’approdo ai quarti di finale di Wimbledon, ripetendo quanto già fatto nel 2022. Superato con un 7-6(4) 6-4 6-3 d’autorità il colombiano Daniel Elahi Galan sul Court 1, e adesso per il numero 1 d’Italia ci sarà la sfida al russo Roman Safiullin, la sorpresa indubbiamente maggiore di tutto questo torneo (e che segna anche gli ennesimi interrogativi su Denis Shapovalov, o meglio sui desideri del canadese). Due ore e 36 minuti sono quelli necessari all’azzurro per andare tra i migliori otto.

Che non possa definirsi un match propriamente facile lo si capisce subito: ci sono tre palle break a favore di Sinner nel primo set, che non vengono concretizzate, ma ne arrivano altrettante a favore di Galan nel sesto game. All’italiano basta il servizio per annullarle, riuscendo poi a rimanere tranquillo nel resto del parziale. Di chance per allungare ne arrivano altre due sul 5-5, e in una delle due occasioni il numero 1 tricolore può recriminare per un rovescio in rete. Si arriva così al tie-break, dove nemmeno una chiamata invereconda della giudice di sedie sul 2-2 (un overrule su punto con dritto chiamato fuori, ma in realtà buono e incredibilmente fatto rigiocare, con Sinner infuriato come molto raramente lo si vede) ferma il classe 2001 nel cammino verso il 7-4.

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Difficoltà immediate nel secondo set per l’azzurro, che subisce immediatamente il break e, nel frattempo, è anche costretto a restare a discutere con chi sta in alto sulla sedia. Jannik fa letteralmente di tutto pur di riuscire a rientrare: subito quattro palle del controbreak, altre quattro chance sull’1-2, ma alla fine riesce a sbloccarsi al quindicesimo tentativo di strappare il servizio all’avversario, e dopo una (immancabile sull’erba) scivolata che non preoccupa. Dal 2-4 fino al 6-4 il passo è breve, ed è anche soltanto l’inizio.

Lo è perché Sinner, a quel punto, non si ferma più, e trova il modo di incassare sette giochi di fila, mettendo definitivamente fine alle speranze del colombiano. Galan mostra di non avere il livello per poter stare dietro a questa versione dell’altoatesino, che quasi non perde più un punto al servizio (appena due). Di match point ne arrivano due già sul 5-2, non perfettamente sfruttati da Sinner, ma a quel punto si parla letteralmente dei dettagli. E di un 6-3 che, giungendo, porta verso quello stadio del torneo che permette a chi lo raggiunge di poter entrare per sempre all’AELTC.

42-23 contro 35-35: questo il rapporto vincenti-errori gratuiti a favore della testa di serie numero 8, che peraltro infila un impressionante 70% di punti vinti sulla seconda, ancora più notevole, come dato, dell’85% con la prima (non male neanche Galan con il 73%).

Foto: LaPresse