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Ciclismo

Tour de France 2023, weekend di fuoco sulle Alpi: le tre tappe che possono ribaltare la classifica. Salite durissime all’orizzonte

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Ed il weekend del Tour de France 2023 è arrivato. Atteso, attesissimo dopo tre tappe sì emozionanti, ma alla fine interlocutorie, in cui la classifica generale non si è smossa (ma Pogacar e Vingegaard ci hanno provato comunque). Ora però siamo sulle Alpi, si fa sul serio. Arrivano tre tappe in cui la lotta per la generale può evolversi parecchio, con l’ago della bilancia che, domenica sera, potrebbe non essere più in sostanziale equilibrio tra Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard.

Il primo piatto in programma domani è la frazione da Chatillon-Sur-Chalaronne al Grand Colombier; frazione corta, finalizzata solo alla salita finale che però sarà lunga, oltre 17 chilometri al 7,1% di pendenza media. Un’ascesa che va a scalini, toccando anche il 12%, visto il percorso breve potrebbe fare meno ‘danni’ di quanto ci si potrebbe aspettare, ma l’arrivo in salita fa comunque gola.

Più tosta potrebbe essere la frazione di sabato, la Annemasse-Morzine Les Portes du Soleil. Cinque GPM da scalare, con solo il primo, il Col de Saxel, sotto la prima categoria. Poi Col de Cou (7 km al 7,4%), Col du Feu (5,8 km al 7,8%), Col de la Ramaz (13,9 km al 7,1%) e il Col de Joux Plane (11,6 km all’8,5%), quest’ultimo scollina ai -12 dal traguardo (poi tutta discesa) e regala anche secondi di abbuono. Gli attacchi potrebbero arrivare anche prima dell’ultima salita di giornata.

E la portata principale è la Les Gets Les Portes du Soleil – Saint-Gervais Mont-Blanc, di 180 chilometri. Altra giornata da cinque GPM, questi concentrati negli ultimi 100 chilometri di corsa: Col de la Forclaz de Montmin (7,2 km al 7,3%) e il Col de la Croix Fry (11,3 km al 7&) ad aprire le danze. Poi Col des Aravis (4,4 km al 5,8%), Cote des Amerands (2,7 km al 10,9% con un tratto al 17%) e il gran finale sulle rampe del Sant-Gervais Mont-Blanc, da 7 km al 7,7 %, che rimane per cinque chilometri superiori al 7% fino alla chiusura al 10%. Prima del giorno di riposo, ci aspettiamo botte da orbi.

Foto: LaPresse