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Tennis, Ilary Pistola: “L’Avvenire un momento di crescita. Non guardo il ranking, punto sulle variazioni”

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Ilary Pistola

Segnali anche dal settore femminile. Il mondo del tennis italiano, nell’ultimo periodo, è stato sicuramente risvegliato dalle prestazioni di altissimo profilo dei suoi rappresentati. Non è arrivata la tanto attesa vittoria Slam, ma poter contare su giocatori, anche giovani e in grado di migliorare, che possono aspirare al vertice non è certo poco.

Al femminile, dopo gli anni delle fantastiche Francesca Schiavone, Flavia Pennetta, Roberta Vinci e Sara Errani, con quest’ultima che con la sua tenacia è ancora capace di giocare ad altissimo livello, si fa un po’ fatica. Un segnale di discontinuità è arrivato dal celebre evento del Tennis Club Ambrosiano il cui fine è molto chiaro: promuovere una competizione giovanile che potesse favorire la fioritura di futuri talenti tennistici. Del resto, in passato, anche grandissimi campioni hanno calcato i campi del club citato. Ci si riferisce a Martina Hingis, Roger Federer, Novak Djokovic e a Maria Sharapova.

In casa Italia, Ilary Pistola, giovane 15enne marchigiana (classe 2008) e campionessa d’Italia Under 14 lo scorso anno, ha dimostrato tutta la sua grinta e la sua tenacia giungendo fino in finale. Le fatiche accumulate nella semifinale, vittoriosa contro Carla Giambelli (altro giovane prospetto) e un’ottima Mariella Thamm, giovanissima tedesca che a soli 13 anni compete già nei circuiti ITF Under 18, hanno portato alla sconfitta. Resta comunque la bontà della prestazione, che Ilary ha analizzato ai microfoni di OA Sport.

Innanzitutto, raccontaci l’esperienza che hai vissuto al torneo ‘’Avvenire’’ Under 16 di qualche settimana fa, quali sono le tue sensazioni?

È stata un’esperienza molto impegnativa ma allo stesso tempo costruttiva, ho imparato qualcosa di nuovo ogni giorno e pezzo dopo pezzo sono sicura che ogni torneo mi sta facendo crescere sotto ogni punto di vista“.

Quanto la reputi importante per il tuo percorso di crescita?

Sicuramente è stata importante anche dal punto di vista emotivo, non avevo mai giocato in una finale di un torneo del genere e sono sicura che la prossima volta sarò più pronta a gestire momenti come questi“.

Hai un po’ di rimorso per la finale persa?

Un po’ di rimorso dopo una finale persa c’è sempre, ma quella sarebbe stata solamente la ciliegina sulla torta di una settimana del genere“.

Pensi che le fatiche della semifinale giocata il giorno prima contro la 15enne milanese Carla Giambelli, dove hai vinto al terzo set rimontando da 5-1 in una partita che sembrava già finita, possano averne condizionato l’esito?

La semifinale è stata molto dispendiosa fisicamente e sapevo che avrebbe influito il giorno dopo, ho provato a lottare fino alla fine e sono soddisfatta di come sia andata. Sicuramente è stata impegnativa e purtroppo non ho recuperato perfettamente le energie perse per rientrare in quel terzo set”.

A prescindere dal risultato hai comunque dimostrato delle ottime qualità, come vedi il tuo ranking tra qualche anno?

Riguardo al ranking provo sempre a non considerarlo come fattore principale, comunque il mio obiettivo tra qualche anno è entrare nelle prime 100 giocatrici Under 18“.

Qual è il tuo colpo migliore?

I miei colpi migliori sono il diritto e le variazioni sicuramente“.

E hai un torneo nel circuito professionistico in particolare che un giorno ti piacerebbe vincere?

Sì, il torneo che sogno di vincere è Wimbledon“.

Come proseguirai la stagione?

In programma ho dei tornei Under 18, tra poco partirò per l’Austria, a Bludenz, per poi andare la settimana successiva a San Marino“.

di Edoardo Diamantini

Foto: LaPresse