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Nuoto, Paltrinieri non cerca scuse: “Non ne avevo proprio, ho fatto una fatica immane. Già dal tuffo ero stanco”

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Gregorio Paltrinieri

Gregorio Paltrinieri non è riuscito a essere protagonista nella finale degli 800 stile libero ai Mondiali 2023 di nuoto, in corso di svolgimento a Fukuoka (Giappone). Il vice campione olimpico di Tokyo 2020 sulla distanza, reduce dal trionfo iridato nella staffetta in mare, aveva staccato il biglietto per la finale con grande difficoltà e nella corsia esterna non è mai stato in grado di nuotare nelle posizioni di vertice. Il carpigiano ha chiuso all’ottavo e ultimo posto con il tempo di 7:53.68 nella gara vinta dal tunisino Ahmed Hafnaoui (7:37.00) davanti all’australiano Samuel Short (7.37.76) e allo statunitense Robert Finke (7:38.67).

Gregorio Paltrinieri ha analizzato ha propria prestazione ai microfoni della Rai: “Non ne avevo proprio. Avevo paura che mi mancasse l’allenamento su quello che doveva essere fatto bene. Il mare ti permette di superare qualche avversità e problema fisico, la piscina no. Ieri sapevo di avere tirato molto e di avere dato tutto in batteria, immaginavo che oggi sarebbe stata difficile. Gli altri sono andati forte, per me è stata una fatica immane fin dal primo cinquanta, mi sono buttato e già mi sentivo stanco. Non era la condizione ideale per gareggiare, non pensavo di fare così male e di fare questo tempo, non pensavo di pagare così tanto lo sforzo di ieri“.

L’azzurro ha proseguito:È difficile lottare contro avversità così grosse, in mare avevo iniziato male ma ci ho messo una pezza nelle gare più corte, in piscina invece o non ne hai o ne hai. Non avrei scommesso su un 7:37-7:38, non ero nelle condizioni di poterlo fare, la lotta per le medaglie era difficile. I 1500? Non saprei, ho patito la batteria ravvicinata in condizioni di poco allenamento, proverò a fare la batteria dei 1500 e a farla bene, ma le energie sono risicate, la coperta è corta per coprire i buchi. Non sono neanche rassegnato, cerco di lottare con quello che ho, sono già contento della finale, ma immaginavo che non sarebbe stata la prestazione della vita“.

Foto: Lapresse