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Formula 1

F1, per Ferrari ogni mezza speranza viene frustrata. Silverstone ennesima delusione di un 2023 senza capo nè coda

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Per la Ferrari, il Gran Premio di Gran Bretagna si è risolto in maniera tremendamente deludente. La Scuderia di Maranello ha raccolto, letteralmente, le briciole. Il posto di Charles Leclerc e il 10° di Carlos Sainz portano in dote la miseria di 3 punti, meno di quanti sono stati artigliati dal solo Alexander Albon, attestatosi in ottava posizione, giustappunto davanti alle due Rosse.

Non è però il risultato in sé a lasciare l’amaro in bocca al Cavallino Rampante, bensì il modo in cui è arrivato. D’accordo, ha detto male l’ingresso della safety car per rimuovere la vettura di Kevin Magnussen, la cui power unit (Ferrari, peraltro) si è allegramente arrostita. Cionondimeno, tale evoluzione dei fatti si è verificata perché i piloti di Maranello erano già in difficoltà nel confronto diretto con le McLaren e le Mercedes, rivali designate nella rincorsa al podio.

Anzi, a essere onesti, delle McLaren oggi le Rosse hanno potuto prendere solo la targa. Le MCL60 hanno sovrastato le SF-23 senza se e senza ma. La bagarre è stata con le Mercedes. Non avremo mai la controprova dei fatti, ma la sensazione è che anche senza il ricompattamento del gruppo, le Frecce Nere alla lunga sarebbero finite davanti. Comunque, vedere uno tra Leclerc e Sainz sul podio sarebbe stato un miraggio.

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Dai, ormai si è capito. Quest’arnno Ferrari può regalare qualche lampo, come a Baku o a Spielberg, ma il cielo è destinato a restare perlopiù tetro. Il 2023 è, e sarà, una stagione fatta di (poche) luci e (tante) ombre. Che il Mondiale fosse una chimera lo si era capito già a Jeddah, quindi per i tifosi non vale più neppure la pena di prendersela.

L’unica cosa da prendere è ciò che viene, senza crucciarsi più di troppo. L’Iride è rimandato per l’ennesima volta. Si può sperare, almeno, di festeggiare un estemporaneo successo. Bisogna però aspettare l’allineamento dei pianeti, come avrebbe potuto accadere in Austria se l’imprendibile Max Verstappen avesse avuto un inconveniente. Che non ha avuto. Quest’anno va così. Take it or leave it.

Foto: La Presse