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ATP Umago 2023: harakiri Wawrinka, Popyrin ringrazia e vince con problemi fisici

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Alexei Popyrin

Clamorosa, per come arriva, l’affermazione di Alexei Popyrin nella finale del torneo ATP 250 di Umago, in Croazia. L’australiano non solo batte Stan Wawrinka per 6-7(5) 6-3 6-4, ma lo fa anche dopo aver superato un problema fisico che lo obbliga a muoversi meno bene da metà terzo set in poi. Per lo svizzero i rimpianti non sono pochi, specialmente per essersi disunito di fronte al fatto nuovo.

Il match si dimostra subito intenso, come si conviene a una finale tra un giocatore che sprizza voglia di primo titolo in carriera e un altro che, a 38 anni, cerca gioie che gli sono sconosciute dal 2017. Il primo a provare a scappare è Popyrin, anche perché Wawrinka è goffamente incerto a rete nel regalargli il break del 2-1. Lo svizzero, successivamente, approfitta di un mix di bravura, fortuna, nastri e righe non preventivate per rientrare fino al 5-5, fatto che gli permette di assicurarsi il tie-break. Qui l’elvetico scappa due volte, altrettante viene ripreso, ma alla terza chiude 7-5.

Nel secondo set, dopo le emozioni vibranti del primo, tutto finisce in tono sostanzialmente minore. Non perché l’incontro cali di qualità, anzi l’intensità resta davvero alta, ma perché Popyrin trova subito la chiave vincere i primi, lottati game, compreso quello che lo porta avanti di un break sul 2-0. Tre volte l’aussie può volare sul 4-0, ma non ce la fa e allora si trova a poter gestire con buona tranquillità ciò che ha di vantaggio, mandando in porto (in tutti i sensi, visto dove si trova Umago) l’approdo al parziale decisivo.

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Sull’1-2 del terzo set per Popyrin iniziano i problemi. Il medical time out che gli serve per ricevere una fasciatura alla gamba sinistra. Il guaio maggiore, però, arriva sul 2-2, quando per tentare di prendere un servizio al centro di Wawrinka quasi si inchioda su quella destra. Il momento per l’australiano è delicatissimo, ma riesce in qualche modo a resistere a un game lungo e ad annullare una palla break. Quel che accade dopo ha del paradossale: lo svizzero inizia a non capire come fare in questa situazione e, anzi, a subire il break è lui. E pochi minuti dopo porta a casa una vittoria insperata.

Al di là dei numeri, che smettono di avere senso nel momento in cui Popyrin è più che altro costretto a tirare bordate pesantissime di dritto in condizioni precarie, per l’australiano arriva un balzo di 33 posizioni, fino al numero 57 del ranking mondiale. Anche Wawrinka risale (+23) ed è 49°, ma è evidente che sperasse in qualcosa di più.

Foto: LiveMedia/Jean Catuffe/DPPI – LivePhotoSport.it